Conte sullo Stretto: un secco no al ponte, una struttura inutile e senza interesse

Da Conte e tutto il M5s siciliano a Messina un secco no al ponte: “Una struttura senza nessun interesse per la collettività. Battaglia tutti assieme contro una struttura inutile”.  “Un no al ponte, non ideologico ma motivato dal fatto che qui c'è nessuna utilità per la collettività. Tutti gli atti normativi devono essere filtrati alla luce dell'articolo 9 della Costituzione che tutela l'ambiente la biodiversità e gli ecosistemi e ci impone di non fare opere che cementifichino inutilmente e distruggano il patrimonio che dobbiamo preservare”.   Messina, 15/04/2024 - Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe oggi a Messina a chiusura dell'incontro con i comitati No ponte che ha visto una grande partecipazione di cittadini e di numerosi rappresentanti M5S siciliani a tutti i livelli istituzionali. “In questo progetto – ha detto Conte c'è tanta superficialità e frettolosità che diventa anche sospetta. È lo stesso progetto del 2011, 2012 rinfrescato con qualche ulteriore

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I monti Nebrodi (dal greco nebrós, cerbiatto, sono una catena montuosa che con le Madonie e i Peloritani formano l'Appennino Siculo.
Affacciati sul Mar Tirreno, il limite meridionale dei Nebrodi è costituito dall'Etna, separati dal fiume Alcantara e dall'alto corso del Simeto.
Il paesaggio naturale dei Nebrodi è caratterizzato dall'asimmetria dei versanti, ma principalmente dalla ricchissima vegetazione e dagli ambienti umidi che favoriscono lo sviluppo della flora e della fauna.
I boschi che li ricoprono costituiscono il Parco dei Nebrodi. Sono proprio le acque dei Nebrodi a dare alimentazione ai due grandi Laghi artificiali di Lago dell'Ancipa e Lago Pozzillo, oltre ad altri minori.

L'orografia mostra una relativa dolcezza dei rilievi, costituiti da estesi banchi di rocce argillose ed arenarie: le cime più alte non raggiungono i 2000 m, Monte Soro è la massima con 1847 m tra Cesarò e San Fratello, hanno fianchi arrotondati e s'aprono in ampie vallate solcate da numerose fiumare che sfociano nel Mar Tirreno.

Cime più elevate

Monte Soro (1847 m)
Serra del Re (1754 m)
Pizzo Fau (1686 m)
Serra Pignataro (1661 m)
Monte Trearie (1609 m)
Monte Castelli (1566 m)
Monte Sambughetti (1558 m)
Rocche del Crasto (1315 m)
Monte San Fratello (816 m)

Sono 24 i Comuni il cui territorio ricade all’interno dell’area protetta:
- 19 in provincia di Messina (Acquedolci, Alcara Li Fusi, Capizzi, Caronia, Cesarò, Floresta, Galati Mamertino, Longi, Militello Rosmarino, Mistretta, Raccuja, Sant’Agata Militello, Santa Domenica Vittoria, San Fratello, San Marco d'Alunzio, Santo Stefano di Camastra, San Teodoro, Tortorici, Ucria),
- 3 in provincia di Catania (Bronte, Maniace, Randazzo),
- 2 in provincia di Enna (Cerami, Troina).

Sulla base del censimento del 2001, in questi Comuni risiede una popolazione complessiva di 96.532 abitanti con una densità media di 56,5 abitanti per Km2.

I centri più popolosi sono Bronte (18.512 abitanti), Sant’Agata Militello (12.876) e Randazzo (11.223); quelli più piccoli Longi (1.653), San Teodoro (1.578), Santa Domenica Vittoria (1.173) e Floresta (637). Il Comune più basso è Sant’Agata Militello (m. 25 s.l.m.), quello più alto Floresta (m. 1.275 s.l.m.), che è anche il più alto della Sicilia.

Con Decreto dell'Assessore Regionale del Territorio e dell'Ambiente n.67/GAB del 08.03.05 sono entrati a far parte del territorio del Parco i Comuni di Troina (in provincia di Enna) ed Acquedolci (in provincia di Messina). Con il medesimo Decreto è stato altresì ampliato il territorio del Comune di Cerami ricadente all'interno dell'area protetta.

Con decreto n.13/GAB del 3 marzo 2010 dell’Assessore Regionale Territorio e Ambiente, è stato ulteriolmente ampliato il territorio del Parco con l’entrata del Comune di Raccuja (in provincia di Messina).

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