Giovedì Santo: a Caltanissetta uno dei momenti più intensi e identitari della Settimana Santa

Giovedì Santo a Caltanissetta: il cuore pulsante della Settimana Santa.    Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e identitari dell’intera Settimana Santa. È l’evento simbolo che unisce fede, tradizione e appartenenza in un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità nissena e attrae ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia. 16/04/2025 - Per un giorno, la città si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: carico di emozioni, luci e suggestioni, dove ogni angolo racconta una storia, ogni volto rivela un senso profondo di attaccamento alla propria terra. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi vive lontano, sente un richiamo viscerale verso casa. Un legame indissolubile che trova la sua massima espressione nella storica processione delle Vare, i grandiosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo e che percorrono le vie del centro cittadino in un cam...

'ZANNA', CONDANNATO PER 416 BIS DIMORAVA ABUSIVAMENTE A TERME VIGLIATORE

Barcellona P.G., 16 novembre 2016 - È scattato alle prime ore di lunedì il blitz dei Carabinieri con il quale è stato arrestato DAJCAJ Zanmir, 43enne, esponente di spicco della cd. “ala mazzarrota” della famiglia mafiosa barcellonese. L’operazione, che ha coinvolto numerosi Carabinieri in divisa ed in borghese anche con il supporto aereo del Nucleo Elicotteri dell’Arma di Catania, ha permesso di rintracciare e trarre in arresto il DAJCAJ Zanmir, da tempo attenzionato dai militari del Nucleo Operativo di Barcellona Pozzo di Gotto. L’albanese, condannato nel 2014 a 12 anni di carcere nell’ambio dell’indagine “Gotha – Pozzo II”, concluso il termine massimo di custodia cautelare, era stato sottoposto dalla Corte d’Assise d’Appello di Messina al divieto di dimora nella provincia di Messina. Eppure di DAJCAJ Zanmir, conosciuto come “Zanna”, si sentiva ancora parlare, soprattutto nel comparto vivaistico di Terme Vigliatore, come se i suoi interessi in zona fossero sempre rimasti concreti ed attuali nonostante le operazioni antimafia e la condanna.

In effetti i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Barcellona pozzo di gotto, coordinati dalla Procura Distrettuale di Messina, attraverso una complessa attività d’indagine e svariati servizi di osservazione, hanno accertato che “Zanna”, già da tempo dimorasse, di fatto, a Terme Vigliatore. Si nascondeva in una costruzione abusiva in contrada Case Bruciate, a ridosso del torrente Mazzarrà, una vera e propria casa in muratura dotata di tutti i confort: stanze da letto, bagni, soggiorno con camino, a ridosso di un avviato vivaio di piantine di agrumi ornamentali. Una bella attività, circa 60.000 piantine, che il DAJCAJ quotidianamente coltivava e che avrebbero fruttato sicuri guadagni anche se completamente al “nero”.

L’ininterrotta attività info-investigativa sviluppata dai Carabinieri ha permesso non soltanto di individuare il DAJCAJ a Terme Vigliatore ma anche di documentarne la sua attività di vivaista abusivo che quotidianamente svolgeva in violazione delle prescrizioni impostegli, facendo scattare l’aggravamento del regime cautelare al quale è sottoposto. Proprio sulla scorta di questi riscontri raccolti dai carabinieri negli ultimi mesi, la Corte d’Appello di Assise di Messina, su richiesta dei Sost. Proc. della D.D.A. di Messina, Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo, ha disposto l’arresto del DAJCAJ.
A seguito dell’arresto, i Carabinieri hanno proceduto alle perquisizione nella vasta area dove insisteva il vivaio e nell’abitazione della moglie in zona San Biagio, sempre a Terme Vigliatore.
Con l’arresto di DAJCAJ Zanmir si conferma ancora una volta la costante presenza dell’Arma dei Carabinieri sul fenomeno mafioso nel comprensorio barcellonese ed in particolare nel settore vivaistico di Terme Vigliatore, Mazzarrà S. Andrea e Furnari, da sempre nelle mire dalla locale criminalità organizzata. Ma esso è anche il risultato di una serrata attività info-investigativa, sviluppata soprattutto per monitorare il fenomeno delle illegalità a danno del comparto vivaistico ed in particolare dei furti di piante ornamentali che rischia di danneggiare gravemente gli onesti imprenditori di questi specifica eccellenza del territorio.



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