Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

PENSIONATI: NELLE ISOLE UN RISCHIO DI POVERTÀ TRIPLO CHE AL NORD

15/12/2016 - L’Istat pubblica i dati sulle 'Condizioni di vita dei pensionati'. Cresce la spesa sanitaria (+15 miliardi in 10 anni) e aumenta del 3,9% tra il 2013 e il 2014 la spesa delle famiglie per servizi sanitari e per la salute. La speranza di vita alla nascita che per i maschi è pari a 80,2 anni (era 79,8 nel 2013), per le femmine è pari a 84,9 anni (84,6 anni nel 2013). L'età media degli italiani nel 2014 è 44,4 anni. L’Istat rileva nell'ultimo rapporto pubblicato sulle condizioni di vita degli anziani che nel 2015 diminuiscono i pensionati, che sono 16,2 milioni, 80 mila in meno rispetto al 2014, che diventano 600mila in meno sul 2008. Aumenta però il reddito pensionistico lordo, che nel 2015 risulta pari a 17.323 euro, 283 euro in più all'anno precedente. Altro dato evidenziato è la percentuale delle pensioni di invalidità al Sud, che è doppia rispetto a quella del Nord.
Le pensioni di vecchiaia rappresentano il 59% del totale delle pensioni erogate al Nord e solo il 40,3% di quelle del Sud. Per le pensioni di invalidità totali l'incidenza al Mezzogiorno è invece circa il doppio di quella rilevata nelle regioni del Nord: 8,3% contro 3,8% per le pensioni di invalidità ordinaria; 20,3% contro 10,7% per quelle di invalidità civile”.

Le donne sono il 52,8% e ricevono in media importi di circa 6 mila euro inferiori a quelli maschili.

Tra le famiglie con pensionati le meno esposte al rischio di disagio economico sono quelle in cui è presente un pensionato che cumula redditi da lavoro e almeno un altro componente occupato (il rischio di povertà è al 3,9%), mentre le più vulnerabili sono costituite da pensionati senza altri redditi da lavoro che vivono con familiari non occupati (29,7%).

Le famiglie di pensionati del Sud e delle Isole hanno un rischio di povertà circa triplo di quello delle stesse famiglie del Nord e circa doppio di quelle del Centro. L’indice di grave deprivazione conferma le evidenze emerse con il rischio di povertà, mostrando una maggiore distanza tra le condizioni di vita delle famiglie di pensionati residenti nel Mezzogiorno e quelle appartenenti alle altre due aree del Paese.

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