Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

FORMAZIONE SICILIA, M5S: “GENOVESE E RINALDI SI DIMETTANO SUBITO”

I deputati Zafarana (Ars) e D’Uva (Camera dei Deputati): “Non aspettino la Severino. La sentenza di primo grado mette in luce il modo in cui è stato deturpato il futuro dei giovani messinesi”.   
Palermo 24 gennaio 2017 - “Franco Rinaldi deve dimettersi ancor prima di aspettare la Severino. E’ immorale che un uomo coinvolto in simili vicende continui a percepire un lauto stipendio da parlamentare regionale e fregiarsi del titolo di onorevole . La sentenza di primo grado infatti mette in luce il modo in cui sarebbe stato deturpato il futuro dei giovani messinesi”. A dichiararlo è la deputata regionale Valentina Zafarana all’indomani della condanna a Franco Rinaldi, ex deputato regionale del Pd e ora di FI. “Se Rinaldi non farà spontaneamente un passo indietro anziché attendere la sospensione dall’incarico come prevede il Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e come vorrebbe lo stile di un uomo chiamato a far rispettare l’onore delle istituzioni, sia il suo partito a farlo dimettere. Ricordiamo bene quel frammento di intervista a Report in cui Rinaldi dichiarò che ‘i voti si cercano sulla terra e non sulla luna’.

Tale frase, ci indigna oggi più di allora. Peraltro - continua Zafarana - ci chiediamo come mai l’attuale presidente della Regione Rosario Crocetta che si è sempre mostrato intransigente verso l’utilizzo clientelare del settore della formazione, non abbia mai sospettato da dove potessero provenire i voti che hanno contribuito in modo importante alla sua elezione”. Punta il dito verso il cognato di Rinaldi, ovvero Francantonio Genovese, il deputato nazionale Francesco D’Uva: "Se è pur vero che siamo ancora al primo grado di giudizio - dice il deputato - e quindi bisognerà comunque attendere gli ulteriori sviluppi processuali, è impossibile non commentare e inquadrare questa prima sentenza in una cornice di 'giusta giustizia'.

Francantonio Genovese - continua il deputato - è stato definito come il 'perno' di un’associazione a delinquere che operava a livello regionale e che poteva contare su una schiera di 'affiliati'. La sentenza parla chiaro. Adesso noi chiediamo che Genovese faccia il doveroso passo indietro e si dimetta da parlamentare. Lo riteniamo il minimo dopo una condanna - conclude D’Uva - che seppur di primo grado, è pur sempre una condanna".

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