Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

FORMAZIONE SICILIA, M5S: “GENOVESE E RINALDI SI DIMETTANO SUBITO”

I deputati Zafarana (Ars) e D’Uva (Camera dei Deputati): “Non aspettino la Severino. La sentenza di primo grado mette in luce il modo in cui è stato deturpato il futuro dei giovani messinesi”.   
Palermo 24 gennaio 2017 - “Franco Rinaldi deve dimettersi ancor prima di aspettare la Severino. E’ immorale che un uomo coinvolto in simili vicende continui a percepire un lauto stipendio da parlamentare regionale e fregiarsi del titolo di onorevole . La sentenza di primo grado infatti mette in luce il modo in cui sarebbe stato deturpato il futuro dei giovani messinesi”. A dichiararlo è la deputata regionale Valentina Zafarana all’indomani della condanna a Franco Rinaldi, ex deputato regionale del Pd e ora di FI. “Se Rinaldi non farà spontaneamente un passo indietro anziché attendere la sospensione dall’incarico come prevede il Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e come vorrebbe lo stile di un uomo chiamato a far rispettare l’onore delle istituzioni, sia il suo partito a farlo dimettere. Ricordiamo bene quel frammento di intervista a Report in cui Rinaldi dichiarò che ‘i voti si cercano sulla terra e non sulla luna’.

Tale frase, ci indigna oggi più di allora. Peraltro - continua Zafarana - ci chiediamo come mai l’attuale presidente della Regione Rosario Crocetta che si è sempre mostrato intransigente verso l’utilizzo clientelare del settore della formazione, non abbia mai sospettato da dove potessero provenire i voti che hanno contribuito in modo importante alla sua elezione”. Punta il dito verso il cognato di Rinaldi, ovvero Francantonio Genovese, il deputato nazionale Francesco D’Uva: "Se è pur vero che siamo ancora al primo grado di giudizio - dice il deputato - e quindi bisognerà comunque attendere gli ulteriori sviluppi processuali, è impossibile non commentare e inquadrare questa prima sentenza in una cornice di 'giusta giustizia'.

Francantonio Genovese - continua il deputato - è stato definito come il 'perno' di un’associazione a delinquere che operava a livello regionale e che poteva contare su una schiera di 'affiliati'. La sentenza parla chiaro. Adesso noi chiediamo che Genovese faccia il doveroso passo indietro e si dimetta da parlamentare. Lo riteniamo il minimo dopo una condanna - conclude D’Uva - che seppur di primo grado, è pur sempre una condanna".

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