Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

MISTRETTA: IRRUZIONE DEI CC AL MUNICIPIO, SEQUESTRATE DECINE DI FALDONI

Mafia dei pascoli nei Nebrodi. Indagini per verificare se vi sono stati abusi od omissioni nella conduzione del patrimonio comunale di Mistretta, anche attraverso prestanome, o subentri; beni entrati nella disponibilità della “mafia dei pascoli”? Il protocollo “Antoci”, adottato dal Comune di Mistretta. Al vaglio degli inquirenti numerosi fascicoli aziendali sotto la lente d’ingrandimento per verificare l’entità delle indebite percezioni di contributi pubblici della comunità europea tramite Ag.E.A.
Mafia dei pascoli nei Nebrodi. Indagini per verificare se vi sono stati abusi od omissioni nella conduzione del patrimonio comunale di Mistretta, anche attraverso prestanome, o subentri; beni entrati nella disponibilità della “mafia dei pascoli”? Il protocollo “Antoci”, adottato dal Comune di Mistretta. Al vaglio degli inquirenti numerosi fascicoli aziendali sotto la lente d’ingrandimento per verificare l’entità delle indebite percezioni di contributi pubblici della comunità europea tramite Ag.E.A.

23/01/2017 - I Carabinieri del Comando Compagnia di Mistretta, nel corso di un’attività d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, questa mattina alle 08,00 circa, hanno eseguito un accesso presso il palazzo municipale di Mistretta ove hanno proceduto ad acquisire decine e decine di faldoni contenenti tutta la documentazione inerente la gestione dei fondi rustici di proprietà del predetto ente, relativa agli ultimi anni, riguardante una materia particolarmente spinosa e delicata che recentemente ha visto le propaggini politiche scontrarsi per la mancata approvazione del relativo regolamento comunale.

I militari dell’Arma, dopo una prima fase di indagini di iniziativa, scaturita a seguito delle dichiarazioni rese durante alcuni consigli comunali, hanno assunto a sommarie informazioni testimoniali alcuni esponenti del gruppo consigliare di maggioranza da cui sarebbero emersi presunti abusi e omissioni commessi dall’amministrazione comunale in carica. Oggi, su incarico della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, che coordina le indagini e che ha disposto approfonditi accertamenti, hanno proceduto all’acquisizione di tutta la documentazione inerente la gestione dei fondi rustici comunali esistente presso i predetti uffici per accertare se tale gestione sia stata trasparente ed imparziale, così come previsto dall’art. 97 della Costituzione, nonché conforme al protocollo di legalità sottoscritto dal Comune di Mistretta presso la Prefettura di Messina in data 18 marzo 2015.

Le indagini, in particolare, oltre a verificare se vi sono stati abusi od omissioni nella conduzione del patrimonio comunale, sono tese a stabilire se i fondi stessi, anche attraverso prestanome, o subentri, siano entrati nella disponibilità della c.d. “mafia dei pascoli” che il c.d. protocollo “Antoci”, adottato dal Comune, si prefigge di contrastare. Infine sono già al vaglio degli inquirenti della Compagnia Carabinieri numerosi fascicoli aziendali posti sotto la lente d’ingrandimento per verificare l’entità delle indebite percezioni di contributi pubblici della comunità europea erogati tramite Ag.E.A. cui avrebbe dato luogo anche la gestione poco trasparente della predetta amministrazione.

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