Assegno Unico Universale: 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE: nei primi due mesi del 2025 erogati 3,3 miliardi euro, con riferimento a 9,5 milioni di figli e 6 milioni di nuclei familiari Roma, 16 aprile 2025 - Nei primi due mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 3,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,8 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono i dati contenuti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato oggi con riferimento al periodo marzo 2022 – febbraio 2025, che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023.  Sono 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli: l’importo medio per figlio a febbraio 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 175 €, e va da circa 58 € per chi non presenta ISEE o ...

CONDOMINIO. SPESE 2016 PER RISTRUTTURAZIONE: UN’OPERAZIONE CHE NON TIENE CONTO DELLA REALTÀ

9 feb. 2017 - I provvedimenti che impongono agli amministratori di comunicare entro il 28 febbraio all’Agenzia delle entrate i dati relativi alle spese sostenute nel 2016 per interventi di ristrutturazione e di risparmio energetico effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, stanno creando problemi gravissimi all’interno dei condominii. A denunciarlo è Confedilizia, che da giorni sta ricevendo allarmate segnalazioni al riguardo da parte sia di amministratori di condominio sia di singoli condòmini.

L’imminente scadenza del termine – prosegue Confedilizia – rende impossibile, nella maggior parte dei casi, dare corso compiutamente ad un’operazione che si sviluppa in più fasi: raccolta dei dati già disponibili; richiesta ai singoli proprietari di quelli mancanti; verifica dell’esattezza delle informazioni; inserimento dei dati nel nuovo software dell’Agenzia delle entrate; trasmissione per via telematica del file. Il tutto, ulteriormente complicato da una serie di difficoltà derivanti dal contenuto del provvedimento dell’Agenzia, tra le quali l’obbligo di dover indicare l’eventuale situazione di morosità del singolo condomino nonché i dubbi sui dati da inserire in caso di locazione o comodato.

Ad avviso di Confedilizia e del suo Coordinamento amministratori (Coram), si tratta di un’operazione sbagliata, che non tiene conto della realtà dei condominii e che andrebbe riconsiderata integralmente. Non si può, infatti, pensare di scaricare sul mondo dei condominii adempimenti che richiedono una complicata interazione fra soggetti diversi, per di più generando incertezze di ogni tipo. E il fatto che qualche associazione di amministratori abbia avallato tutto ciò rende ancora più disarmante il quadro, al quale si aggiunge anche il rischio di nuovi oneri per i proprietari.

La situazione descritta – conclude Confedilizia – rende per quest’anno indispensabile annullare la scadenza del 28 febbraio, per poi valutare il superamento di un sistema destinato a non funzionare. Al minimo, occorrerebbe la sospensione dell’applicazione delle sanzioni, previste anche in caso di mero ritardo o errore, che sono pari a 100 euro per ogni comunicazione, con un massimo di 50.000 euro.

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