Trasporto merci pericolose in Sicilia: garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre un punto di equilibrio

Trasporti merci pericolose: CNA Fita Sicilia, un tavolo per risolvere le criticità. Un tavolo tecnico per risolvere le criticità sollevate dalle aziende che si occupano del trasporto di merci pericolose in Sicilia. “Siamo consapevoli della necessità di garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre trovare un punto di equilibrio tra queste esigenze e la continuità operativa dei trasporti essenziali”. Palermo, 12 aprile 2025 – È questa la proposta avanzata dalla CNA Fita Sicilia che ha registrato la disponibilità del Presidente della IV Commissione, on. Carta, dell’assessore alla mobilità, On. Aricò, del Presidente del CAS, avv. Filippo Nasca (nella foto) , e del suo direttore, dott. Fazio. Una delegazione della CNA Fita Sicilia, composta da Saro Tumino, Giorgio Stracquadanio, Daniela Taranto e Francesco Lombardo, è stata ricevuta dalla IV Commissione Ambiente, dell’Assemblea Regionale Siciliana dalla Territorio e Mobilità. Durante l’audizione, la CNA Fita ha illustrato le gravi cr...

AUTOSTRADE SICILIA, GRASSO (FI): “PRATICAMENTE È UN ENTE CHE VA SOLO LIQUIDATO”

Comunicato stampa dell’on.le Bernardette Grasso su presidente Consorzio Autostrade Siciliane: “Faraci sostiene che il Cas si sostiene esclusivamente con gli incassi derivanti dal pedaggio autostradale, sostenendo che nulla sia mai stato erogato da soggetti terzi. A stupire sono anche le affermazioni che riguardano la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’autostrada...”

Messina, 03/03/2017 - “Con la nota stampa del 28 Febbraio scorso, il presidente del Consorzio Autostrade Siciliane, Rosario Faraci, sostiene che l’intera rete autostradale (non soltanto la Messina-Catania) sia transitabile in sicurezza, da passeggeri e merci. E’ evidente che si tratta di dichiarazioni surreali, considerato lo stato disastroso del manto autostradale e la totale assenza delle minime condizioni di sicurezza. Esilaranti e contraddittorie invece le dichiarazioni relative alla situazione debitoria del CAS.  Faraci ammette da un lato la presenza di un’esposizione debitoria importante, della quale non si hanno le cifre, dall’altro contraddice il suo stesso direttore generale Pirrone che dichiarava, il 10 febbraio scorso dalle colonne del settimanale Centonove che i contenziosi del CAS non sono più di 4 o 5 e tutti in via di definizione bonaria”, così l’onorevole Bernardette Grasso di Forza Italia.

“Faraci sostiene che il Cas, ente pubblico non economico regionale, si sostiene esclusivamente con gli incassi derivanti dal pedaggio autostradale – prosegue l’esponente azzurra –, sostenendo dunque che nulla sia mai stato erogato da soggetti terzi. A stupire sono anche le affermazioni che riguardano la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’autostrada, perché se fossero state poste in essere le attività manutentive minime, oggi non assisteremo alla nascita di comitati di utenti dal nome ‘l’autostrada della vergogna A18’”.

Ad azioni amministrative con conseguenti adozione di delibere da parte dei Consigli Comunali.
“In questo quadro nebuloso e di gestione amministrativa e finanziaria incerta del CAS – conclude Grasso –, appare sempre più paradossale ed inverosimile l’idea del governo regionale di costituire una presunta NewCo già indebitata ancor prima di nascere, e tutto ciò senza che da organi di vigilanza statali di Anas sia mai giunto alcun via libera, tutto ciò in assenza assoluta di un reale quadro di garanzia dei livelli occupazionali del CAS”.

Quando invece sarebbe più opportuno al fine di assoggettare il Cas alle regole di controllo delle società pubbliche ivi comprese la contabilità, iniziare con la mera trasformazione in Ente di Diritto pubblico economico. Praticamente è un Ente che cosi com’è va solo liquidato!

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