Banche: 1 milione di siciliani a forte rischio di esclusione sociale per la chiusura di sportelli

Banche in continuo abbandono.  In Sicilia 374mila persone non hanno accesso ai servizi bancari e altre 548mila hanno a disposizione un solo sportello. 1 milione di siciliani sono a forte rischio di esclusione sociale. Il risiko bancario potrebbe far aumentare la chiusura di sportelli. “La desertificazione bancaria è un’emergenza che impoverisce le comunità. Come Cisl e First Cisl Sicilia continueremo a battere sull’istituzione di un Osservatorio regionale sull’attività bancaria” 5 nov 2025 -   Le banche continuano a chiudere. Da gennaio a fine settembre 2025 altri 268 sportelli hanno cessato la loro attività. Sono adesso 3.419 i comuni italiani a secco di servizi finanziari e con il risiko bancario in corso il dato è destinato a peggiorare.   La Sicilia non si sottrae alla revisione commerciale del sistema bancario. Pure da noi spira forte il vento della desertificazione. 1 milione di cittadini è a forte rischio esclusione sociale. Il 20 per cento della popolazione reside...

I GIOVANI NON CREDONO CHE LO STATO SIA PIÙ EFFICIENTE E FORTE DELLA MAFIA”

16/03/2017 - Barcellona Pozzo di Gotto, Capizzi, Palagonia, Paternò sono i quattro comuni siciliani nei quali Orazio Ricciardello, del dipartimento di scienze della formazione dell'Università di Catania, ha curato una ricerca sulla percezione del fenomeno mafioso e del concetto di legalità che ha coinvolto circa 150 studenti della scuola media. Lo studio, condotto sul campione di preadolescenti mette in luce come "il pizzo è considerato un comportamento più grave del furto in un negozio, ma se si guarda alla risoluzione delle controversie quotidiane la mafia è considerata più rapida, efficiente, decisa e forte dello Stato, nei confronti del quale i ragazzi hanno un atteggiamento misto a neutralità e indifferenza".
Il campione è stato diviso in due fasce d'età, una relativa alla scuola media inferiore e un'altra sulla popolazione studentesca universitaria, i cui risultati saranno diffusi la prossima settimana. "I risultati saranno presentati ai parlamentari, al governo, a presidente dell'assemblea, ai Comuni, alle scuole", ha detto Nello Musumeci, presidente della commissione regionale antimafia .
______________
PALERMO, 15 MAR - "I giovani non credono che lo Stato sia più efficiente, dinamico, deciso e forte della mafia. E questo è il dato che più mi ha allarmato". Così il presidente della commissione regionale antimafia Nello Musumeci, sintetizza i risultati di una indagine sulla percezione del fenomeno mafioso e del concetto di legalità che ha coinvolto circa 150 studenti della scuola media. Lo studio, condotto sul campione di preadolescenti di quattro comuni siciliani (Barcellona Pozzo di Gotto, Capizzi, Palagonia, Paternò), è stato diviso in due fasce d'età, una relativa alla scuola media inferiore e un'altra sulla popolazione studentesca universitaria, i cui risultati saranno diffusi la prossima settimana. "I risultati saranno presentati ai parlamentari, al governo, a presidente dell'assemblea, ai Comuni, alle scuole", ha aggiunto Musumeci. "Né i ragazzi interpellati nè i professori - spiega - erano a conoscenza che a condurre l'indagine è stata la commissione antimafia, per non condizionare i risultati della rilevazione".

"Secondo il campione analizzato - dice Orazio Ricciardello, del dipartimento di scienze della formazione dell'Università di Catania, che ha curato la ricerca - il pizzo è considerato un comportamento più grave del furto in un negozio, ma se si guarda alla risoluzione delle controversie quotidiane la mafia è considerata più rapida, efficiente, decisa e forte dello Stato, nei confronti del quale i ragazzi hanno un atteggiamento misto a neutralità e indifferenza. Scarsa importanza, poi, viene attribuita al pagamento delle tasse". Musumeci ha specificato che l'indagine è stata condotta, a titolo gratuito, salvo un rimborso spese per tre esperte che hanno collaborato alla fase successiva dell'indagine sul campione di 18-22 anni, "perché la politica è sobrietà", ha commentato. (ANSA).

Commenti