Giovedì Santo: a Caltanissetta uno dei momenti più intensi e identitari della Settimana Santa

Giovedì Santo a Caltanissetta: il cuore pulsante della Settimana Santa.    Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e identitari dell’intera Settimana Santa. È l’evento simbolo che unisce fede, tradizione e appartenenza in un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità nissena e attrae ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia. 16/04/2025 - Per un giorno, la città si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: carico di emozioni, luci e suggestioni, dove ogni angolo racconta una storia, ogni volto rivela un senso profondo di attaccamento alla propria terra. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi vive lontano, sente un richiamo viscerale verso casa. Un legame indissolubile che trova la sua massima espressione nella storica processione delle Vare, i grandiosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo e che percorrono le vie del centro cittadino in un cam...

I GIOVANI NON CREDONO CHE LO STATO SIA PIÙ EFFICIENTE E FORTE DELLA MAFIA”

16/03/2017 - Barcellona Pozzo di Gotto, Capizzi, Palagonia, Paternò sono i quattro comuni siciliani nei quali Orazio Ricciardello, del dipartimento di scienze della formazione dell'Università di Catania, ha curato una ricerca sulla percezione del fenomeno mafioso e del concetto di legalità che ha coinvolto circa 150 studenti della scuola media. Lo studio, condotto sul campione di preadolescenti mette in luce come "il pizzo è considerato un comportamento più grave del furto in un negozio, ma se si guarda alla risoluzione delle controversie quotidiane la mafia è considerata più rapida, efficiente, decisa e forte dello Stato, nei confronti del quale i ragazzi hanno un atteggiamento misto a neutralità e indifferenza".
Il campione è stato diviso in due fasce d'età, una relativa alla scuola media inferiore e un'altra sulla popolazione studentesca universitaria, i cui risultati saranno diffusi la prossima settimana. "I risultati saranno presentati ai parlamentari, al governo, a presidente dell'assemblea, ai Comuni, alle scuole", ha detto Nello Musumeci, presidente della commissione regionale antimafia .
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PALERMO, 15 MAR - "I giovani non credono che lo Stato sia più efficiente, dinamico, deciso e forte della mafia. E questo è il dato che più mi ha allarmato". Così il presidente della commissione regionale antimafia Nello Musumeci, sintetizza i risultati di una indagine sulla percezione del fenomeno mafioso e del concetto di legalità che ha coinvolto circa 150 studenti della scuola media. Lo studio, condotto sul campione di preadolescenti di quattro comuni siciliani (Barcellona Pozzo di Gotto, Capizzi, Palagonia, Paternò), è stato diviso in due fasce d'età, una relativa alla scuola media inferiore e un'altra sulla popolazione studentesca universitaria, i cui risultati saranno diffusi la prossima settimana. "I risultati saranno presentati ai parlamentari, al governo, a presidente dell'assemblea, ai Comuni, alle scuole", ha aggiunto Musumeci. "Né i ragazzi interpellati nè i professori - spiega - erano a conoscenza che a condurre l'indagine è stata la commissione antimafia, per non condizionare i risultati della rilevazione".

"Secondo il campione analizzato - dice Orazio Ricciardello, del dipartimento di scienze della formazione dell'Università di Catania, che ha curato la ricerca - il pizzo è considerato un comportamento più grave del furto in un negozio, ma se si guarda alla risoluzione delle controversie quotidiane la mafia è considerata più rapida, efficiente, decisa e forte dello Stato, nei confronti del quale i ragazzi hanno un atteggiamento misto a neutralità e indifferenza. Scarsa importanza, poi, viene attribuita al pagamento delle tasse". Musumeci ha specificato che l'indagine è stata condotta, a titolo gratuito, salvo un rimborso spese per tre esperte che hanno collaborato alla fase successiva dell'indagine sul campione di 18-22 anni, "perché la politica è sobrietà", ha commentato. (ANSA).

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