Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

“MEUCCI IL FIGLIO DEL... TELEFONO, MENDICANTE A TINDARI", DOMANI A CAPO D’ORLANDO LA PRESENTAZIONE

La triste e complicata vicenda di Carlo Meucci, figlio dell'inventore del telefono, vissuto a Tindari e sepolto a Patti nel 1966 rivive nel libro di Mimmo Mollica "Meucci il figlio del... telefono, mendicante a Tindari", edito da Armenio
Capo d'Orlando, 23/03/2017 - Il libro verrà presentato domani, venerdì 24 marzo, alle 18, presso la Biblioteca comunale di Capo d'Orlando. Coordina l'evento Carlo Sapone, responsabile della biblioteca comunale di Capo d'Orlando. Interverranno l'autore Mimmo Mollica, la psicologa Oriana Tumeo, l'assessore alla Cultura Cristian Gierotto, mentre Cinzia Conti Nibali e Francesca Pietropaolo leggeranno alcuni brani.

Sintesi: Carlo Meucci - figlio di Antonio Meucci, inventore del telefono - nato a New York, il 3 o il 4 novembre 1872 e vissuto lungamente a Tindari, in provincia di Messina, viene ricostruita e raccontata da Mimmo Mòllica nel volume “Meucci il figlio del… telefono, mendicante a Tindari” (Armenio Editore), da pochi giorni in libreria.
Carlo Meucci fu migrante, naufrago e ‘figlio scomodo in un momento della storia dell’umanità - come quello attuale - fortemente segnato dalle migrazioni, in cui “quella dell’identità non è una questione di secondaria importanza”, al di là del diritto all’identità stessa.

Tante peripezie, le difficoltà dei tempi, l’emigrazione, il naufragio mentre Carlo Meucci torna in Italia dall’America, dove è andato a cercare il padre, scoprendo che è già morto, così come la madre. Chi leggerà questo volume avrà modo di rendersi conto delle difficoltà incontrate nel tentativo di ricostruire la vita di Carlo Meucci, di attribuirgli un’identità certa e risalire ad una verità che potrebbe dirsi ‘scomoda’, così come ‘figlio scomodo’ è stato definito Carlo Meucci in un titolo giornalistico.

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