Democrazia partecipata: i dieci Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno alle amministrative a giugno

  VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO APPROFONDIMENTO SUI PROCESSI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA NEI DIECI COMUNI DEL MESSINESE CHE ANDRANNO AL VOTO. Lettera aperta di “Spendiamoli Insieme” a candidati e cittadini. “La democrazia partecipata diventi tema di dibattito elettorale”.  29/03/2024 - Sono dieci i Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno a elezioni amministrative a giugno (in contemporanea con le Europee). È ancora troppo presto per sapere se i candidati renderanno o meno la democrazia partecipata tema di dibattito elettorale. Ma il team del progetto di monitoraggio civico “Spendiamoli Insieme”, realizzato da Parliament Watch Italia con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, ci prova a far sì che lo diventi, verificando quanto succede in ciascuno dei 10 Comuni. Una sorta di “lettera aperta” ai futuri candidati alle amministrative e, ancor di più, ai cittadini elettori per ricordare che «la democrazia partecipata è una cartina di tornasole del dialogo – o della

OPERAZIONE “TIRAMISU’ 3 ARRESTI, SACCHEGGIARONO VINI PREGIATI A TAORMINA


OPERAZIONE “TIRAMISU’”. SACCHEGGIARONO VINI PREGIATI IN UN NOTO RISTORANTE DI TAORMINA “PROPONENDO IL CAVALLO DI RITORNO” IN CAMBIO DI QUANTO ASPORTATO: CATTURATI I MALVIVENTI A BIANCAVILLA ED ADRANO (CT).

15 Marzo 2017 - Alle prime luci dell’alba, in Biancavilla ed Adrano, i Carabinieri della Compagnia di Taormina in collaborazione con quelli di Paterno’ hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Messina-su richiesta della Procura peloritana - per i reati di furto aggravato in concorso e tentata estorsione sempre in concorso nei confronti di SANTANGELO SALVATORE classe’78 residente ad Adrano (Ct), PETRALIA ALFIO e NICOSIA ANTONINO classe ’69 e ’91 residenti in Biancavilla (Ct).

L’ operazione denominata “Tiramisù” e condotta dagli uomini dell’Arma, nasce nel maggio 2016 allorquando dei soggetti dopo essersi introdotti con il viso coperto da passamontagna e nottetempo all’interno del noto ristorante di Taormina “Tiramisù”, previo danneggiamento del lucchetto d’ingresso, dell’allarme e del sistema di videosorveglianza interno ed esterno, si impossessavano di circa 200 bottiglie di vini pregiati per un valore di euro 40.000 circa.
Le modalità usate per commettere il reato erano estremamente violente : la vetrina posta a protezione di vini completamente in frantumi, il sistema d’allarme sradicato dal muro e lanciato, per essere annullato, all’interno di un bidone contenente dell’acqua, il lucchetto e la porta laterale sinistra distrutta. Il locale era stato completamente messo a soqquadro e quasi distrutto.
Gli autori, peraltro, non esitavano a richiedere il pagamento di un riscatto minacciando, in caso contrario, la distruzione dell’intera refurtiva: in sostanza, gli indagati non esitavano ad applicare la nota formula del “cavallo di ritorno” che in questo caso colpiva uno dei settori tipici della cittadina ionica, ovvero la ristorazione di qualità.

In seguito alla denuncia sporta dal proprietario i militari iniziavano un’intensa indagine che portava presto all’individuazione dei tre soggetti arrestati.
Le indagini consentivano di accertare come il mandante del colpo fosse il Santangelo, mentre gli altri erano stati materiali esecutori: il Petralia in particolare, era il palo e l’autista dell’autovettura utilizzata per caricare e trasportare la refurtiva,.
Catturati gli autori del reato gli stessi venivano condotti rispettivamente il Santangelo presso la Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza” gli altri due presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria di Messina.

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