Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

CAPO EX SCALO MERCI: L’AMMINISTRAZIONE NON DEMOLISCA L’IDENTITA’ DELLA CITTA’

Gli attivisti del Meetup “Il Grillo dei Nebrodi Capo d’Orlando” si dicono allarmati dalla notizia dell’approvazione del progetto che prevede la “demolizione e ricostruzione dei magazzini ex scalo merci da destinare ad uffici comunali nel piazzale della stazione ferroviaria del Comune di Capo d’Orlando”.
Capo d’Orlando, 28/04/2017 - È da diversi mesi infatti che svariate associazioni e il Meetup orlandino chiedono all’Amministrazione Comunale di abbandonare l’idea di demolire lo storico “magazzeno”, in quanto rappresenta uno degli ultimi elementi d’ identità storica di Capo d’Orlando.
“Il candidato a sindaco Ingrillì, qualche giorno prima di essere eletto, ci aveva rassicurato dicendoci che avrebbe abbandonato l’idea di demolirlo e ricostruirlo– raccontano gli attivisti – ma piuttosto avrebbe puntato sul mantenimento e sul restauro di uno “spazio” storico che sarebbe stato destinato, ad esempio, ad attività culturali polivalenti”.

Lo scorso novembre le voci sulla demolizione si sono fatte più insistenti e gli attivisti cinque stelle avevano richiesto al Comune la relazione del tecnico sulla precarietà dell’edificio e la dichiarazione della soprintendenza che certifichi l’insignificanza storica “ad oggi non solo non abbiamo ricevuto alcuna risposta, ma addirittura apprendiamo dai giornali che l’Amministrazione si dice soddisfatta per l’approvazione del progetto. Vista la valenza storica – Capo d’Orlando si sviluppò proprio nella zona della stazione, importante scalo merci – continuiamo a chiedere all’Amministrazione Ingrillì di fornirci queste carte e abbandonare l’idea di demolire l’identità di Capo d’Orlando. Non c’è alternativa? Non scherziamo, c'è sempre un'alternativa per un luogo che ha rappresentato il fulcro dell'imprenditorialità orlandina e che oggi ne è la memoria storica” concludono gli attivisti.







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