Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

CAPO EX SCALO MERCI: L’AMMINISTRAZIONE NON DEMOLISCA L’IDENTITA’ DELLA CITTA’

Gli attivisti del Meetup “Il Grillo dei Nebrodi Capo d’Orlando” si dicono allarmati dalla notizia dell’approvazione del progetto che prevede la “demolizione e ricostruzione dei magazzini ex scalo merci da destinare ad uffici comunali nel piazzale della stazione ferroviaria del Comune di Capo d’Orlando”.
Capo d’Orlando, 28/04/2017 - È da diversi mesi infatti che svariate associazioni e il Meetup orlandino chiedono all’Amministrazione Comunale di abbandonare l’idea di demolire lo storico “magazzeno”, in quanto rappresenta uno degli ultimi elementi d’ identità storica di Capo d’Orlando.
“Il candidato a sindaco Ingrillì, qualche giorno prima di essere eletto, ci aveva rassicurato dicendoci che avrebbe abbandonato l’idea di demolirlo e ricostruirlo– raccontano gli attivisti – ma piuttosto avrebbe puntato sul mantenimento e sul restauro di uno “spazio” storico che sarebbe stato destinato, ad esempio, ad attività culturali polivalenti”.

Lo scorso novembre le voci sulla demolizione si sono fatte più insistenti e gli attivisti cinque stelle avevano richiesto al Comune la relazione del tecnico sulla precarietà dell’edificio e la dichiarazione della soprintendenza che certifichi l’insignificanza storica “ad oggi non solo non abbiamo ricevuto alcuna risposta, ma addirittura apprendiamo dai giornali che l’Amministrazione si dice soddisfatta per l’approvazione del progetto. Vista la valenza storica – Capo d’Orlando si sviluppò proprio nella zona della stazione, importante scalo merci – continuiamo a chiedere all’Amministrazione Ingrillì di fornirci queste carte e abbandonare l’idea di demolire l’identità di Capo d’Orlando. Non c’è alternativa? Non scherziamo, c'è sempre un'alternativa per un luogo che ha rappresentato il fulcro dell'imprenditorialità orlandina e che oggi ne è la memoria storica” concludono gli attivisti.







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