Giovedì Santo: a Caltanissetta uno dei momenti più intensi e identitari della Settimana Santa

Giovedì Santo a Caltanissetta: il cuore pulsante della Settimana Santa.    Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e identitari dell’intera Settimana Santa. È l’evento simbolo che unisce fede, tradizione e appartenenza in un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità nissena e attrae ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia. 16/04/2025 - Per un giorno, la città si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: carico di emozioni, luci e suggestioni, dove ogni angolo racconta una storia, ogni volto rivela un senso profondo di attaccamento alla propria terra. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi vive lontano, sente un richiamo viscerale verso casa. Un legame indissolubile che trova la sua massima espressione nella storica processione delle Vare, i grandiosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo e che percorrono le vie del centro cittadino in un cam...

GRAMSCI: RIFLETTERE SULLA SUA FIGURA, È ATTUALE E FONTE DI ISPIRAZIONE

Roma, 27 aprile 2017 - A ottant’anni dalla morte di Antonio Gramsci “invitiamo le scuole a riflettere sulla sua figura e sulla sua opera che ha introdotto categorie di pensiero universali, utili per comprendere la complessità del presente che viviamo e le sue radici storiche. A tal proposito, all’inizio della prossima settimana invieremo agli istituti scolastici una circolare per promuovere occasioni di studio, ricerca e approfondimento”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli.
“Ben vengano, inoltre, iniziative come quella messa in campo dalla Camera dei deputati che oggi ha inaugurato, alla presenza del Presidente Mattarella, una importante mostra che consentirà a cittadine e cittadini di sfogliare le opere di Gramsci. Mentre l’Istituto Treccani – prosegue Fedeli - oggi aprirà le sue porte al pubblico con l’obiettivo di rendere omaggio a Gramsci cercando di avvicinare soprattutto le più giovani e i più giovani alla portata storica della sua eredità politica e culturale che ha ancora una straordinaria attualità”.

“Nei Quaderni del carcere – aggiunge la Ministra - grande attenzione viene riservata alla scuola, al tema, cruciale, dell’istruzione come strumento di emancipazione. Diceva Gramsci: ‘studiate perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza’. È un messaggio che dobbiamo trasmettere con forza alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi, fornendo loro gli strumenti per affrontare il futuro come cittadine e cittadini avvertiti e attivi”.

“Gramsci – continua - è stato un intellettuale centrale del Novecento: nei suoi scritti ritroviamo una costante attenzione all’Italia, alla nostra storia sociale e culturale - analizzata anche in ottica territoriale - ma con lo sguardo sempre fisso verso l’orizzonte sovranazionale. Avvertiva già allora l’importanza di essere cittadine e cittadini globali, partecipi, attivi, non indifferenti, ‘partigiani’ perché, diceva, ‘chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare’. Le giovani e i giovani erano i primi destinatari delle sue riflessioni e a loro dobbiamo far conoscere il suo pensiero oltre che, naturalmente, la sua vicenda umana che rappresenta un pezzo importante della storia del secolo scorso. Gramsci fu uno dei padri della sinistra italiana, tra i fondatori del Partito comunista e di un giornale, ‘l’Unità’, sul quale ancora oggi campeggia il suo nome”.

“Il suo rigore e la sua levatura morale, la sua grande attenzione alle questioni politiche, sociali e culturali del nostro Paese costituiscono un patrimonio da cui attingere, una fonte preziosa di ispirazione per rinnovare, oggi, - conclude Fedeli - il nostro essere protagoniste e protagonisti della vita del Paese e del suo sviluppo”.




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