Democrazia partecipata: i dieci Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno alle amministrative a giugno

  VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO APPROFONDIMENTO SUI PROCESSI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA NEI DIECI COMUNI DEL MESSINESE CHE ANDRANNO AL VOTO. Lettera aperta di “Spendiamoli Insieme” a candidati e cittadini. “La democrazia partecipata diventi tema di dibattito elettorale”.  29/03/2024 - Sono dieci i Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno a elezioni amministrative a giugno (in contemporanea con le Europee). È ancora troppo presto per sapere se i candidati renderanno o meno la democrazia partecipata tema di dibattito elettorale. Ma il team del progetto di monitoraggio civico “Spendiamoli Insieme”, realizzato da Parliament Watch Italia con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, ci prova a far sì che lo diventi, verificando quanto succede in ciascuno dei 10 Comuni. Una sorta di “lettera aperta” ai futuri candidati alle amministrative e, ancor di più, ai cittadini elettori per ricordare che «la democrazia partecipata è una cartina di tornasole del dialogo – o della

SCUOLA, 52.000 POSTI DISPONIBILI PER LE ASSUNZIONI

Raggiunta intesa Mef-Miur sul consolidamento dell'organico di fatto. Fedeli: “Un altro passo per il miglioramento del sistema e la continuità didattica”. Padoan: “Processo di riforma va avanti”
Roma, 10 maggio 2017 - Prosegue l’impegno del Governo per la qualità del sistema scolastico: sono circa 52.000 i posti disponibili quest'anno per le assunzioni di docenti. Si tratta di cattedre che verranno coperte con contratti a tempo indeterminato, favorendo così la continuità didattica e una maggiore stabilità del personale. Nella serata di ieri è stata raggiunta l’intesa tra Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e Ministero dell'Economia e delle Finanze sull’attuazione della norma inserita in legge di Bilancio che prevede la trasformazione di 15.100 posti dell’organico di fatto, assegnati ogni anno a supplenti, in altrettanti posti dell’organico di diritto da coprire con docenti di ruolo con contratti a tempo indeterminato.

A questi si aggiungeranno i posti rimasti liberi a seguito dei pensionamenti (circa 21.000) e i posti già vacanti e disponibili (circa 16.000). In tutto, quest’anno, saranno dunque disponibili circa 52.000 posti per le assunzioni a tempo indeterminato che serviranno a garantire maggiore continuità didattica e a dare una risposta alle legittime aspettative delle precarie e dei precari storici e delle vincitrici e dei vincitori del concorso. Le procedure di assunzione avverranno nel corso di questa estate con decorrenza dei contratti dal primo settembre.
La collaborazione tra le due Amministrazioni è stata fondamentale per raggiungere questo risultato, che conferma il continuo impegno del Governo in favore dell’istruzione scolastica. L'intesa prevede il monitoraggio dell'evoluzione dell'organico con l'obiettivo di contenere il fenomeno del precariato e garantire continuità nello svolgimento dell'attività didattica.

“La scuola merita questo riconoscimento”, sottolinea la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli. “Trasformare ciò che oggi è organico di fatto in organico di diritto significa scegliere di continuare a investire sulla qualità della formazione delle e dei docenti, mettendo al centro gli interessi di studentesse e studenti, famiglie, insegnanti”. L’intesa raggiunta, aggiunge Fedeli, è “frutto dello sforzo comune” compiuto dal Miur e dal Mef nell’effettuare i necessari calcoli a partire da quanto stanziato per questo capitolo nella legge di Bilancio 2017”.

“Andremo avanti con le assunzioni”, sottolinea la Ministra, facendo riferimento ai posti derivanti da turnover e concorsi, “e continueremo ad operare trovando le condizioni per rendere l’insieme degli organici scolastici sempre più formati”. Quello compiuto ora “è un ulteriore passo importante nel percorso aperto con la Buona scuola”, sottolinea Fedeli, aggiungendo che “l’obiettivo adesso è quello di garantire a studentesse e studenti di trovare tutte le docenti e tutti i docenti in cattedra a settembre fin dal primo giorno di scuola”.

"La trasformazione di incarichi di fatto con l'inserimento nell'organico stabile del personale docente è parte di un processo complessivo di riforma che procede senza interruzioni" ha osservato il Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan. "Una gestione avveduta e lungimirante delle finanze pubbliche - ha aggiunto Padoan - è una condizione necessaria per sostenere il percorso delle riforme e ne rende possibile l'attuazione".

Commenti