Il mare “carta del mazzo” che l’Italia non ha mai giocato per essere competitiva in Europa e nel mondo

MARE, RISORSA PER COLMARE DIVARIO NORD-SUD.  INFRASTRUTTURE, PORTI E ZES LA CHIAVE PER LA CRESCITA DEL MEZZOGIORNO.  Al Palazzo Biscari di Catania il X Convegno di Ance Giovani.   Tra gli interventi il ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare Nello Musumeci e il sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti Tullio Ferrante   CATANIA, 20/04/2024 - Il mare è la “carta del mazzo” che l’Italia non ha mai giocato per tornare a essere competitiva in Europa e nel mondo. Con assetti geopolitici nel mar Mediterraneo in continuo cambiamento a seguito della crisi del canale di Suez, il Mezzogiorno può tornare a essere protagonista. Questo a patto di una programmazione seria e concreta, che manca da oltre un secolo, e che possa lasciarsi alle spalle la “questione meridionale”, concentrandosi su una più larga scala. Una sfida lanciata al Palazzo Biscari di Catania dal ministro delle Politiche del Mare  Nello Musumeci , in occasione del  X Convegno Giovani Ance del Mezzogior

BARCELLONA P.G., FUGA ‘ANNUNCIATA’ DI TRE DETENUTI PER TOSSICODIPENDENZA

Tre detenuti evadono dalla Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto (ME). Da mezzanotte tre detenuti italiani originari del messinese e, per quanto si apprende, con pene medie di cinque/sei anni ancora da scontare per reati legati alla tossicodipendenza, hanno divelto una inferriata presso la palestra della Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto e si sono così dati alla fuga. 

13/07/2017 - Tre detenuti originari del messinese, con pene medie di cinque/sei anni ancora da scontare, hanno divelto una inferriata presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, dandosi alla fuga. Sarebbero in corso serrate ricerche sul territorio da parte degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria dell’Istituto di Pena anche liberi dal servizio. A dare notizia è l’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia penitenziaria) per voce del Segretario Generale Leo Beneduci. Per quanto ci è dato di conoscere, in questo momento la situazione delle carceri italiane è tuttaltro che normale – prosegue il leader dell’OSAPP – come invece dichiarato da alcuni dei vertici dell’attuale Amministrazione Penitenziaria agli organi di informazione anche televisivi e le attuali evasioni, frutto di una politica penitenziaria dissennata che mette il detenuto al centro di ogni possibile diritto e concessione anche se non meritati, a discapito del personale di Polizia Penitenziaria mettono a rischio soprattutto la civile convivenza e la sicurezza dell’inermi cittadini.

Ribadiamo quindi, conclude Beneduci, la richiesta per l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta che indaghi sulla funzionalità dell’attuale sistema penitenziario, sulle condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria e sui risultati raggiunti rispetto agli stipendi percepiti dagli attuali vertici dell’Amministrazione Penitenziaria centrale, di cui a nostro avviso  è urgente disporre un immediato avvicendamento.

Villarosa: “Quello che è successo nel carcere di Barcellona era prevedibile, spero che il ministero si svegli presto!”

A seguito della rocambolesca fuga dei tre detenuti dalla casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto il deputato del Movimento 5 Stelle intende esprimere la sua indignazione contro il silenzio e l’immobilismo di tutte le istituzioni che già ad aprile erano a conoscenza della carenza di personale a seguito della trasformazione in casa circondariale dell’ex OPG.

“Ad aprile di quest’anno chiedevo al ministro di promuovere l'adeguamento della pianta organica della (ormai divenuta) casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto considerando le nuove esigenze che la struttura carceraria complessa necessitava. Chiedevo inoltre di accelerare le procedure necessarie per l'accordo generale nazionale che avrebbe predisposto le varie piante organiche relative ad ogni provveditorato, in particolar modo, per quanto riguarda Messina, tenendo conto di un nuovo carcere complesso pienamente operante quanto, ovviamente, assolutamente indispensabile per il territorio. Come misura urgente invece suggerivo di prendere in considerazione l'eventualità di dislocare 20 agenti di polizia penitenziaria ad integrazione della pianta organica attuale in modo da fronteggiare nell'immediato le emergenze”

“Tutte le mie richieste sono rimaste inascoltate ed oggi abbiamo la fuga di 3 detenuti che sono ancora a piede libero per la provincia di Messina. Il Governo inizialmente aveva mantenuto l’impegno preso a seguito del mio OdG, trasformando l’Opg in casa circondariale ma di fatto non ha poi adeguato il personale alla struttura lasciandolo solo e sottodimensionato, rispetto alle reali ed attuali necessità. E’ impensabile che una superficie così vasta da controllare sia così abbandonata a se stessa. Mi sento di dimostrare la mia vicinanza a tutto il personale che di fatto è succube di una politica penitenziaria dissennata!”

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