Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

“MAMMA. PICCOLE TRAGEDIE MINIMALI” AL TEATRO 3 MESTIERI DI MESSINA

"Qui è Estate”: giovedì 20 luglio andrà in scena “Mamma. Piccole tragedie minimali” di Annibale Ruccello - Regia di Roberto Bonaventura
Messina, 18 luglio 2017 – Prosegue il cartellone “Qui è Estate” del Teatro 3 Mestieri di Messina con il quarto appuntamento lo spettacolo “Mamma. Piccole tragedie minimali” che andrà in scena giovedì 20 luglio alle ore 21.30. La rassegna, che ha la direzione artistica di Stefano Cutrupi e la direzione amministrativa di Angelo Di Mattia, si svolge all’aperto nello spazio esterno del teatro che si trova a Tremestieri, S.S. 114 Km 5,600 Via Roccamotore.
Lo spettacolo, prodotto dal Castello di Sancio Panza, mette in scena l’ultimo testo scritto dal drammaturgo campano Annibale Ruccello, prima della tragica e prematura scomparsa nel 1986, a causa di un incidente stradale. Lo spettacolo “Mamma. Piccole tragedie minimali” si compone di quattro brevi atti unici, interpretati da Gianluca Cesale, con la regia di Roberto Bonaventura.
La lingua parlata dai personaggi di Ruccello, spesso appartenenti alle classi che vivono ai margini sociali, ha un fascino particolare, animato dalla schiettezza del dialetto e dalla parodia dell’italiano televisivo, e racconta piccole tragedie del quotidiano, squallide realtà vissute senza la capacità di scegliere, capire, cambiare.
Al centro di tutto è il sentimento di madre che, in un crescendo di follia, assume caratteri inquietanti e violenti in un contesto di apparente comicità che scivola nel grottesco. Quattro donne diverse, di nome Maria, e un attore, da solo sul palco, a interpretarle.
I quattro atti unici rappresentano uno dei vertici dell’opera drammatica di Ruccello, rappresentante di quella generazione del “nuovo teatro napoletano” che ha aspirato ardentemente alla creazione di una scrittura scenica, fortemente legata alla realtà, ma al tempo stesso capace di rivelare l’aspetto umoristico e ironico anche all’interno di situazioni tragiche.
Prima dello spettacolo è previsto un apericena.

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