Palermo, 17 luglio 2017 - "E' venuto il momento di premiare i sindaci chi si impegnano di piu' per l'accoglienza dei migranti". Così il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, in
un'intervista al quotidiano La Repubblica. "Lo Stato trasferisca piu' fondi a Comuni e Regioni. L'Europa
preveda altri incentivi", dice il Governatore che, in merito alla protesta dei trenta sindaci dell'area dei Nebrodi che hanno fatto le barricate davanti a un hotel dove sono stati trasferiti cinquanta migranti, commenta: "Non mi piacciono le proteste show di sindaci in cerca di protagonismo. La loro e' una posizione puramente ideologica. Non si lamentano Comuni siciliani che hanno accolto tantissimi migranti, e loro creano un caso mediatico per 50 persone. Penso a Mineo, a Pozzallo, a Lampedusa. La Sicilia continua ad essere terra di accoglienza. Anche se e' vero che la nostra regione sta continuando a dare piu' di qualsiasi altra".
Crocetta non crede che debba rivedersi il sistema delle quote.
"Niente affatto, sono stati fissati criteri ben precisi in base alla popolazione. La questione va invece affrontata a livello globale, anche iniziando a fare la voce grossa. Perche' una nave francese con a bordo migranti soccorsi in mare non deve attraccare in Francia ma in Italia? Non possiamo certo farci carico noi italiani di tutta l'accoglienza. C'e' un problema politico". "Se non funzionano le sanzioni - aggiunge -, pensiamo allora ai premi. La questione immigrazione deve diventare al piu' presto occasione di sviluppo". Secondo il Governatore "bisogna controllare i flussi migratori", e se non decolla un accordo fra l'Europa e la Libia, "allora lo faccia l'Italia l'accordo, attraverso l'istituzione di
centri di accoglienza direttamente in Libia per far fronte alla situazione dei richiedenti asilo che fuggono dalle zone di guerra. Non vedo alternative".
(ITALPRESS). vbo/r
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Sulla politica migratoria "abbiamo una strategia globale" e quello dei possibili "visti umanitari" provvisori che permetterebbero ai migranti di uscire dall'Italia "non e' un tema al nostro ordine del giorno". Lo ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano a margine del Consiglio a Bruxelles. Riferendosi alle notizie della stampa internazionale - il quotidiano britannico Times ha scritto che il governo italiano potrebbe decidere di concedere fino a 200mila visti temporanei - Alfano ha detto che "i numeri sono stati fatti dai giornali e non li ha mai fatti nessuno nel governo italiano. Non è una questione che noi abbiamo all'ordine del giorno: di certo abbiamo una strategia che vuole essere efficace e ha la necessita' di una cooperazione europea".
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