Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

EX PROVINCE, CERRETI: INQUIETANTE IL DISSESTO ARRIVI IL GIORNO DOPO LA REINTRODUZIONE DEL SISTEMA ELETTORALE

Il Capo Gruppo M.L.I. Roberto Cerreti: richiesta intervento urgente per scongiurare dissesto finanziario della Provincia di Messina. Ai deputati messinesi, all’assemblea regionale siciliana

Messina, 11 Agosto 2017 - Stranisce e preoccupa, a seguito del ritrovato senso democratico del Parlamento siciliano che, giusto ieri, ha normato ed approvato il ripristino del sistema elettivo ed elettorale nelle ex Province siciliane, quanto emerso dalla stampa locale messinese, circa la volontà del commissario Filippo Romano di avviare le procedure per la dichiarazione di dissesto economico e finanziario dell’Ente provinciale di Messina. Premesso che per quanto emerso ieri in Ars, bisognerebbe ben capire se le figure commissariali possono essere ritenute decadute dall’incarico e che a nostro avviso male si coniugano i diversi ruoli di rappresentante dello Stato nelle vesti di vice Prefetto vicario di Siracusa e Commissario in rappresentanza del Consiglio Provinciale di Messina del dott. Filippo Romano, è bene chiarire che lo stesso, per la funzione rivestita nella nostra Provincia, può esclusivamente limitarsi ad esprimere allo stato attuale un atto di indirizzo circa la propria volontà, ma assolutamente non può sostituirsi alla conferenza dei sindaci ed al rappresentante dell’esecutivo e della Giunta di Palazzo dei Leoni.

Ancora più inquietante e meritorio della Vostra attenzione che, la volontà di dissesto emersa dalla stampa, arrivi il giorno dopo della reintroduzione del sistema democratico elettivo ed elettorale di primo livello, e che sia espresso con 50 giorni di anticipo rispetto al termine ultimo di approvazione del bilancio previsionale che è fissato per il 30 settembre 2017. Inoltre, corretto ricordare che, il Governo nelle persona del Presidente on. Rosario Crocetta, già per giorno 8 agosto, aveva promosso apposito incontro per affrontare e risolvere le problematiche legate alle criticità economiche e finanziarie dei nove Enti provinciali, incontro rinviato ai prossimi giorni così da consentire le necessarie ricognizioni economiche e finanziarie.

Tra l’altro, Vi invitiamo a richiedere all’Assessorato regionale competente, ulteriore opportuna ricognizione circa il presunto disavanzo d’amministrazione per l’anno 2016 dei diversi Enti provinciali, così da rintracciare e recuperare risorse che abbatterebbero l’attuale debito compressivo di circa 190 milioni di euro dell’ex nove Province Regionali, ricordando che giusto Messina, con i suoi attuali 18 milioni di euro, è tra le province meno indebitate e per cui, anche a seguito delle volontà governative e parlamentari, meno si giustifica l’aggressiva decisione del commissario Filippo Romano.

Pertanto, ricordando che le elezioni provinciali non possono più essere procrastinate o bloccate, neanche dal dissesto economico e finanziario paventato, Vi invitiamo ad intervenire con urgenza e forza affinché si scongiuri quanto nelle volontà del commissario Romano, ponendo finalmente un freno alla triste e lunga epoca dei “commissari professionisti” nelle ex Province regionali siciliane.

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