Giovedì Santo: a Caltanissetta uno dei momenti più intensi e identitari della Settimana Santa

Giovedì Santo a Caltanissetta: il cuore pulsante della Settimana Santa.    Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e identitari dell’intera Settimana Santa. È l’evento simbolo che unisce fede, tradizione e appartenenza in un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità nissena e attrae ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia. 16/04/2025 - Per un giorno, la città si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: carico di emozioni, luci e suggestioni, dove ogni angolo racconta una storia, ogni volto rivela un senso profondo di attaccamento alla propria terra. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi vive lontano, sente un richiamo viscerale verso casa. Un legame indissolubile che trova la sua massima espressione nella storica processione delle Vare, i grandiosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo e che percorrono le vie del centro cittadino in un cam...

IMMIGRATI A PATTI: “VENGONO DEFINITI PROFUGHI MA SONO IMMIGRATI CLANDESTINI”

Il Movimento Città Viva scrive al Sindaco del Comune di Patti, Mauro Aquino, in tema di immigrati sul territorio, considerata la delicatezza e particolarità dell’argomento: "Non possiamo esimerci dall’esprimere le nostre critiche, considerato che la maggioranza degli immigrati oggetto di sistemazione vengono definiti come profughi quando in realtà lo status giuridico che meglio li identifica, in prima battuta, è quello di immigrati clandestini, visti i lunghi tempi di accertamento del loro reale status”

Patti, 02.08.2017 - Ill.mo Sindaco, apprendiamo con stupore e meraviglia la richiesta di convocazione del consiglio comunale aperto alle associazioni e ai cittadini pattesi per discutere del tema immigrati sul territorio della nostra amata cittadina. Considerata la delicatezza e particolarità dell’argomento non possiamo esimerci dall’esprimere nostre considerazioni e nostre critiche.
In primis: la particolarità dell’argomento a nostro avviso richiede un coinvolgimento ben più ampio delle associazioni operanti sul territorio, in quanto la tematica da trattare riguarda tutta la collettività e non solo gli addetti ai lavori e/o gli operatori del settore. Per tale motivo, se realmente il Suo intento è quello di una scelta condivisa, sarebbe più corretto indire un referendum cittadino, piuttosto che un consiglio comunale aperto le cui istanze e i cui esiti sono noti a una ristretta cerchia di cittadini e non di certo a tutta la collettività. A maggior ragione, visto e considerato che si tratta di materia di interesse generale che abbraccia tutta la cittadinanza nella sua interezza, buon senso vorrebbe che si valutasse l’indizione di un referendum consultivo con il quale richiedere la pronuncia a tutti gli elettori pattesi.
In secundis: considerando non più tollerabile la scellerata scelta politica Nazionale di accoglienza incontrollata effettuata a spese dei contribuenti, voluta da un governo della sua stessa parte politica, a maggior ragione, la richiesta della Sua maggioranza, di trattare l’argomento immigrati, sarebbe dovuta passare attraverso la consulta dei cittadini, e non attraverso l’istituzione “consiglio comunale” che, pur essendo espressione della città, su questo argomento oggi non esprime l’umore e il pensiero della piazza e dei cittadini!

Difatti, sull’argomento gli elettori non sono stati chiamati a esprimersi e a giudicare nella passata tornata elettorale: a tal proposito ricordiamo a tutti che lo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di cui si parla oggi, è stato istituito con La legge n.189/2002.

Premesso quanto sopra,

Considerato che la maggioranza degli immigrati oggetto di sistemazione vengono definiti come profughi quando in realtà lo status giuridico che meglio li identifica, in prima battuta, è quello di immigrati clandestini, visti i lunghi tempi di accertamento del loro reale status, con la presente chiediamo di sapere:
1. Se sia già stata comunicata la volontà della Prefettura di trovare una sistemazione di immigrati nel territorio del nostro comune;
2. Se si in quale numero;
3. Se sia stata posta all’autorità prefettizia, da parte di codesta amministrazione, una valutazione negativa o preferibilmente un veto in merito ad un’eventuale richiesta di ospitare immigrati sul territorio del nostro comune senza un ben definito status giuridico;
4. Quale sia la posizione ufficiale di codesta amministrazione sul problema della dislocazione nel territorio comunale di eventuali soggetti provenienti da azione di immigrazione clandestina;
5. Considerata la situazione di emergenza addivenire di possibili immissioni di immigrati clandestini e/o rifugiati, si chiede di conoscere quale siano allo stato dei fatti le azioni intraprese dal sindaco in merito all’incolumità pubblica e alla tutela della sicurezza urbana;
6. Infine per tutto quanto inerente il problema accoglienza di profughi o clandestini ed i relativi rapporti tra questa amministrazione e l’autorità prefettizia, chiediamo al sindaco di riferire alla città la Sua posizione

Commenti