Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

“LA SICILIA AI SICILIANI” SULLA TOPONOMASTICA MESSINESE: “ASSURDO RICORDARE CHI HA SCRITTO PAGINE NERE”

In merito al dibattito nato sulla toponomastica, pur non essendo un tema prioritario per la nostra città, vorremmo sottolineare alcuni aspetti che ci stanno particolarmente a cuore e che riguardano la storia siciliana.

Messina, 24/08/2017 - Da sempre abbiamo lavorato per recuperare l'identità siciliana e ma nostra memoria storica cancellata dal risorgimento e a tal proposito ci lascia alquanto perplessi l'eccessiva enfasi sul periodo risorgimentale, dato che i fatti hanno messo in luce le tante ombre che lo hanno caratterizzato. In particolare, a proposito di lettere, vorremmo porre l'attenzione su quella scritta dallo stesso Garibaldi ad Adelaide Cairoli, con la quale ammise le proprie colpe rispetto alla conquista del Meridione, ricordando ad esempio l'espoliazione di enormi ricchezze contenute nelle Casse del banco di Sicilia. E a proposito di fatti storici come dimenticare che Il figlio di Garibaldi, Ricciotto, si schierò con i “briganti” contro la piemontizzazione politica ed amministrativa del Meridione e della Sicilia?

Sulle parole di Cavour e sul disprezzo manifestato nei confronti del sud meglio stendere un velo pietoso ricordando anche che nelle terre conquistate non vi mise mai piede.
Ricordiamo ancora le elezioni del 1866 durante le quali i Messinesi in massa si schierarono contro la monarchia sabauda, colpevole di aver causato la perdita di 30.000 posti di lavoro con le sue politiche anti siciliane.
Non va dimenticato come i soccorsi nel dopo terremoto del 1908 tardarono a venire da parte del Regno d'Italia e oltre alla disorganizzazione (da qui il detto messinese non capisci una Mazza ricordando l'opera del generale ) vennero inviati 10.000 soldati armati, non di pale, ma di fucili come scritto da Giacomo Longo.

Noi cambieremmo il nome di alcune vie non perché non riguardano Messina come auspicato da CMDB ma perché ci pare assurdo ricordare chi ha scritto pagine nere per la nostra terra.
In conclusione oggi parlare di cambiare certi toponimi, alla luce delle verità storiche potrebbe essere una grande opportunità.
L'auspicio della nostra associazione è quello di non arrivare allo scontro ma di unire le forze e di condividere insieme i punti che trovano tutti d'accordo.

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