Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

HOTSPOT A MESSINA, DEPOSITATE 800 FIRME CONTRO I “CENTRI DETENZIONE MIGRANTI”

Comunicato stampa sulla raccolta firme "No agli Hotspot" depositata stamani in Prefettura dai PortaVoce del MoVimento 5 Stelle, Francesco D'Uva, Valentina Zafarana e Alessio Villarosa.

Messina, 7 agosto 2017 - “Abbiamo appena consegnato in Prefettura le 800 firme raccolte in questi mesi per la compagna del NO alla creazione di hotspot a Messina. È un traguardo importante che rappresenta il culmine della battaglia di sensibilizzazione fatta insieme fino ad oggi”.
I PortaVoce del MoVimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, Alessio Villarosa e Valentina Zafarana, assieme al comitato "Messina dice NO all'hotspot", annunciano così la chiusura della raccolta firme contro la creazione di un hotspot nella città di Messina. Una battaglia, quella portata avanti dai Pentastellati, che si basa sulla convinzione che gli hotspot rappresentino una realtà fallimentare del sistema di accoglienza.

“Gli hotspot – ha affermato D’Uva - si sono rivelati soltanto dei centri di detenzione dove i migranti vivono spesso ammassati, in condizioni igienico-sanitarie precarie e privati dei loro diritti. Le posizioni del Movimento riguardo l’apertura di un hotspot nell’ex Caserma Gasparro-Masotti, poi, sono sempre state chiare. Non solo si tratta di un luogo, Camaro appunto, lontano dal mare e situato al centro di due villaggi importanti e popolosi, ma si tratta di un’area che cade a ridosso di un torrente, in una città a forte rischio idrogeologico. Una scelta scellerata a cui noi continueremo ad opporci fermamente”.



Commenti