Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

HOTSPOT A MESSINA, DEPOSITATE 800 FIRME CONTRO I “CENTRI DETENZIONE MIGRANTI”

Comunicato stampa sulla raccolta firme "No agli Hotspot" depositata stamani in Prefettura dai PortaVoce del MoVimento 5 Stelle, Francesco D'Uva, Valentina Zafarana e Alessio Villarosa.

Messina, 7 agosto 2017 - “Abbiamo appena consegnato in Prefettura le 800 firme raccolte in questi mesi per la compagna del NO alla creazione di hotspot a Messina. È un traguardo importante che rappresenta il culmine della battaglia di sensibilizzazione fatta insieme fino ad oggi”.
I PortaVoce del MoVimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, Alessio Villarosa e Valentina Zafarana, assieme al comitato "Messina dice NO all'hotspot", annunciano così la chiusura della raccolta firme contro la creazione di un hotspot nella città di Messina. Una battaglia, quella portata avanti dai Pentastellati, che si basa sulla convinzione che gli hotspot rappresentino una realtà fallimentare del sistema di accoglienza.

“Gli hotspot – ha affermato D’Uva - si sono rivelati soltanto dei centri di detenzione dove i migranti vivono spesso ammassati, in condizioni igienico-sanitarie precarie e privati dei loro diritti. Le posizioni del Movimento riguardo l’apertura di un hotspot nell’ex Caserma Gasparro-Masotti, poi, sono sempre state chiare. Non solo si tratta di un luogo, Camaro appunto, lontano dal mare e situato al centro di due villaggi importanti e popolosi, ma si tratta di un’area che cade a ridosso di un torrente, in una città a forte rischio idrogeologico. Una scelta scellerata a cui noi continueremo ad opporci fermamente”.



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