Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

PAPARDO, MICHELE VULLO: UNA SANITÀ LIBERA DALL’ABBRACCIO MORTALE DELLA MASSONERIA

Le recenti dichiarazioni dell’ex Manager dell'ospedale Papardo di Messina, Michele Vullo destano alle scriventi Organizzazioni Sindacali inquietanti sensazioni in merito ad una “sanità condizionata da lobby e massoneria”. Uil-Fpl e Anaao-Assomed hanno spedito un dossier sui titoli del dott. Vullo alla I Commissioni affari istituzionali dell’Ars. I sindacati sono UIL ME, UIL FPL ME, Area Medica UILFPL, ANAAO-ASSOMED

Messina, 10 agosto 2017 -  Le recenti dichiarazioni dell’ex Manager del Papardo, Michele Vullo destano alle scriventi Organizzazioni Sindacali inquietanti sensazioni in merito ad una “sanità condizionata da lobby e massoneria”. Infatti, ci saremmo aspettati nomi e cognomi degli artefici della svendita della sanità pubblica; non bastano, infatti, le frasi sensazionali solo per diventare paladini dell’antimafia, pur riconoscendo, come peraltro più volte denunziato, vedi CTA privata di via 24 maggio con un aggregato di spesa di oltre 1 milione di euro, per posti letto non necessari, che la sanità pubblica in numerose occasioni è stata sacrificata per favorire quella privata.

Appare opportuno ricordare che la gestione dell’Azienda Ospedaliera Papardo da parte di Michele Vullo non solo è stata insufficiente, tanto da contribuire al declassamento dell’Ospedale Papardo, da Ospedale di emergenza di 3° livello a DEA di 1° livello, con la conseguente perdita di numerosi posti letto ma anche di importanti unità operative. Inoltre, la medesima gestione è stata più volte attenzionata da parte dell’Assessorato regionale alla Salute nonché delle scriventi Organizzazioni Sindacali per alcuni atti amministrativi molto discutibili.

Solo per fare qualche esempio: caso Deloitte e caso Ciacio, le cui delibere sono state immediatamente revocate perché ritenute illegittime da parte dell’Assessorato regionale alla Salute; caso appalto Federsanità per gara mensa aziendale a tutt’oggi mai pagato perché privo di CIG, Codice Identificativo di gara per circa 25 mila euro; caso Maddalena: violazione delle norme sugli appalti; violazione convenzione con il Policlinico per Unità Operativa di Oncologia , disponendo un interscambio tra un Patologo clinico al posto di un Medico Oncologo, per dirottarlo subito dopo nello Staff aziendale; condanna di primo grado e anche in appello per attività antisindacale, istituzione della Unità Operativa della Procreazione medicalmente assistita con esborso di notevole risorse che sembrerebbe non essere stata autorizzata dall’Assessorato regionale alla Salute ed essere priva anche dell’accreditamento sanitario; Convenzione triennale con Federsanità per supporto per la ricerca e formazione, con notevoli investimenti finanziari, sempre per la suddetta Unità Operativa.

Infine, come ciliegina sulla torta, la nota questione dei titoli non posseduti da Vullo per il conferimento degli incarichi, prima come Direttore Amministrativo dell’Azienda Universitaria Policlinico, poi come Direttore dell’Azienda Ospedaliera Papardo. Ma di cosa stiamo parlando !?!

Bisogna sconfiggere i falsi predicatori, attendiamo che la Politica con la P maiuscola, certamente non quella di oggi, e soprattutto la Magistratura intervengano, per fare completa chiarezza sulle dichiarazioni di Vullo al fine di restituire ai cittadini messinesi la necessaria serenità e la certezza di una sanità pubblica non solo efficiente, ma libera dall’abbraccio mortale delle lobby e della massoneria. Inoltre, per quanto riguarda la denuncia di Vullo sul mercato assistenziale in nero, si chiede allo stesso di fare i nomi, specie se sono professionisti dipendenti dell’AO Papardo, altrimenti le dichiarazioni rese, apparterranno alla prosa o alla poesia.

Uil-Fpl e Anaao-Assomed informano che è stato spedito un dossier contenente la documentazione sui titoli del dott. Michele Vullo. “L’invio dei documenti si è reso inevitabile – affermano Pippo Calapai, Mario Macrì e Pietro Pata, rispettivamente segretario generale e responsabile Area medica della Uil Messina, e segretario regionale ANAAO-ASSOMED -, dal momento che la Commissione dovrà dare il proprio parere sul possesso dei titoli del dott. Vullo prima del suo insediamento quale commissario del Policlinico di Messina”.

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