Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

PATTI. CANILE O DISCARICA? IN QUESTO LAGER FINISCONO I RANDAGI

Paolo Bernini, M5S: "Pronta Interrogazione per Il Ministero".
Patti (Me), 2 agosto 2017 - "Tantissime le segnalazioni che sono arrivate da parte di cittadini di tutta Italia sul canile di Patti, a me, e al mio collega Alessio Villarosa. Abbiamo fatto diversi accessi agli atti che peró non ci hanno rassicurati." Asserisce Paolo Bernini portavoce parlamentare del Movimento Cinque Stelle, che continua "Per questo mi sono recato per constatare se quanto mandato in onda dalle tv nazionali, e dalle foto che circolano in rete corrispondessero alla realtà. Purtroppo ho potuto verificare che la situazione è drammatica: nessuna segnaletica che indichi la presenza della struttura, nessun cancello, nessun operatore, nessun direttore sanitario, gabbie di fortuna ricavate con reti di materassi, cani scheletrici, cuccioli in gabbiette di pochi centimetri. Questo è lo scenario che mi sono ritrovato davanti.
Tra l'altro molti cani, non essendoci recinzioni perimetrali, correvano sulla vicina strada col rischio di restare uccisi o di provocare gravi incidenti agli automobilisti.
Ho richiesto un immediato intervento del Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina, che ringrazio, coadiuvati dai forestali e insieme ai veterinari dell'Asl.
Pare che la struttura sia sotto sequestro da una decina d'anni ma non c'e' alcun sigillo. E mi domando: dopo 10 anni come mai nessuno ha ancora messo in sicurezza gli animali? Il veterinario Asl ha inoltre asserito che lì non potevano entrare altri animali, ma purtroppo, ho trovato diversi cuccioli.
Alcuni cani mangiavano le proprie feci, altri avevano gli occhi infestati da mosche e ferite infette, cani con patologie infettive sono insieme ai cani sani; parerebbe inoltre che la struttura sia un focolaio di leishmania e leptospirosi.
La proprietaria del fondo ha asserito che molti dei cani sono chippatia nome del Sindaco e che le vengono consegnati direttamente dalla polizia municipale. Qualora ció corrispondesse al vero e dovesse esser riscontrato dagli accertamenti in corso, provvederó a presentare, insieme al deputato Villarosa, un'interrogazione ai Ministri competenti e a denunciare il Sindaco, diffidandolo affinché dia immediata esecuzione alla Legge 281/91. È solo mettendo in campo i precetti normativi e pretendendo impegni dallle amministrazioni comunali che si può sperare di risolvere il fenomeno del randagismo" conclude il Deputato. 

 P.S.
Alcuni volontari (due, tre) mi hanno accusato di voler far deportare i cani chiedendo lo sgombero della struttura che loro invece vorrebbero ristrutturare. Voglio rispondere pubblicamente: ottima iniziativa, ma nel mentre, abbiamo l'obbligo - non solo morale- di salvare questi cani da morte certa e di applicare la normativa vigente. Per i progetti c'è tempo e le risposte nell'immediatezza dovrà darle il Sindaco.


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