Trasporto merci pericolose in Sicilia: garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre un punto di equilibrio

Trasporti merci pericolose: CNA Fita Sicilia, un tavolo per risolvere le criticità. Un tavolo tecnico per risolvere le criticità sollevate dalle aziende che si occupano del trasporto di merci pericolose in Sicilia. “Siamo consapevoli della necessità di garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre trovare un punto di equilibrio tra queste esigenze e la continuità operativa dei trasporti essenziali”. Palermo, 12 aprile 2025 – È questa la proposta avanzata dalla CNA Fita Sicilia che ha registrato la disponibilità del Presidente della IV Commissione, on. Carta, dell’assessore alla mobilità, On. Aricò, del Presidente del CAS, avv. Filippo Nasca (nella foto) , e del suo direttore, dott. Fazio. Una delegazione della CNA Fita Sicilia, composta da Saro Tumino, Giorgio Stracquadanio, Daniela Taranto e Francesco Lombardo, è stata ricevuta dalla IV Commissione Ambiente, dell’Assemblea Regionale Siciliana dalla Territorio e Mobilità. Durante l’audizione, la CNA Fita ha illustrato le gravi cr...

DONNA ARRESTATA A MESSINA PER MALTRATTAMENTI E AGGRESSIONI AL CONVIVENTE

Messina, 23 settembre 2017 – I Carabinieri della Stazione di Tremestieri hanno tratto in arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, rapina ed estorsione una 57enne messinese, in esecuzione di ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Messina, che ha coordinato le indagini avviate dagli uomini dell’Arma su denuncia di un pensionato 66enne. Il protagonista della vicenda ha ospitato per alcuni mesi presso la sua abitazione un cugino e la compagna di quest’ultimo, che si è rivelata la sua aguzzina.

Dopo un primo periodo di pacifica convivenza, l’uomo è stato vittima di continui maltrattamenti ed aggressioni da parte della donna nonché richieste di denaro, tanto da essere costretto a consegnarle piccole somme prelevate dal proprio libretto postale ed un telefono cellulare, dietro minacce di ritorsioni fisiche. La donna non si è fermata a questo ed ha addirittura costretto il pensionato a dormire per terra, dopo aver occupato il suo letto con il compagno, e lo ha colpito alla testa con un bastone per fargli capire di essere diventata “la padrona di casa”. La violenza inaudita ha costretto il malcapitato a trovare rifugio da una cugina fino al momento in cui ha deciso di denunciare l’accaduto. Gli uomini dell’Arma, coordinati dall’Ufficio di Procura, hanno ricostruito l’interra vicenda e adesso per la 57enne si sono spalancate le porte del carcere di Gazzi.

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