Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

SCUOLA: A PALERMO CADE L’INTONACO, SALVI ALUNNI E DOCENTI

Rete Degli Studenti Medi Sicilia: Il primo giorno di scuola situazione gravissima, gli studenti sono stanchi. È di stamattina la notizia del crollo avvenuto nella scuola primaria e dell’infanzia Ragusa Moleti di Palermo. Stamani infatti, durante le lezioni, un pezzo di intonaco ha ceduto; la scuola è stata subito evacuata e non si registra, fortunatamente, nessun ferito.

Palermo, 14/09/ 2017 - Tutto ciò capita durante il primo giorno di scuola, un fatto gravissimo che ha messo a serio rischio l’incolumità dei docenti, del personale ATA e dei circa 200 alunni che si trovavano all'interno della struttura in quel momento. La scuola aveva già dimostrato delle evidenti carenze strutturali che non tardavano a farsi notare ogni qual volta le condizioni meteorologiche non fossero ottimali e l’anno scorso, racconta un docente, si è arrivati persino a fare lezione con delle transenne in classe. I vigili del fuoco insieme all’ufficio tecnico del Provveditorato stanno ancora valutando e monitorando le condizioni generali della struttura. Sommando il fatto di oggi a ciò che è successo ieri a Pachino (in cui la scuola è stata chiusa per un giorno dai proprietari della struttura per il mancato pagamento del canone d’affitto) e ad Altofonte (con centinaia di studenti che, in assenza di mezzi di trasporto, non si sono potuti recare a scuola) la realtà che questo primo giorno di scuola ci descrive è senza dubbio gravissima.

“È inaccettabile, che ancora nel 2017 in Sicilia si verifichino episodi del genere. I governi negli ultimi anni hanno sottolineato più volte l’entità e l’importanza dei fondi stanziati per risolvere i dati di criticità riguardo l’edilizia scolastica, non riuscendo evidentemente a garantire un diritto allo studio minimo alla gran parte degli studenti siciliani che si ritrovano ancora vittime di un sistema scolastico che vede troppe disparità tra settentrione e meridione. Casi come quello di Pachino, di Altofonte e di Ragusa dimostrano quanto ci sia bisogno di rimettere in discussione la necessità di un diritto allo studio regionale e non solo.” Dichiara Flavio Lombardo, Coordinatore Regionale della Rete degli Studenti Medi Sicilia.

“In quanto sindacato studentesco e associazione giovanile più radicata nella regione, non possiamo non prendere atto di questi gravi fatti e rilanciare sulla necessità di un confronto con le istituzioni riguardo tematiche come edilizia scolastica e servizi che negli ultimi anni non è stato assolutamente costante, se non del tutto assente in virtù della poca disponibilità delle istituzioni competenti in materia.

“Gli edifici sono quello che sono e non possiamo farci niente”, questa è la dichiarazione di un genitore a “La Repubblica - Palermo” riguardo al crollo di stamani. Non possiamo accettare che genitori, docenti e studenti siano così abituati al malfunzionamento e alla precarietà di strutture e servizi tanto da essere rassegnati.

È altresì necessario rilanciare il percorso che mira all’ottenimento di una legge regionale per il diritto allo studio perché episodi di questo genere non accadano più. Siamo stanchi di non essere al sicuro tra le mura delle nostre scuole, siamo stanchi di svegliarci con l’incertezza riguardo alla possibilità di raggiungere la scuola dal nostro paese, siamo stanchi di percepire il mondo della scuola, che viviamo ogni giorno, come qualcosa di precario e che non ci dà alcuna garanzia e alcuna sicurezza.
Vogliamo cambiare la scuola per cambiare il Paese!” conclude Lombardo.

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