Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

TREMONTI A MESSINA, FARANDA: “SI INTERVENGA PRIMA CHE AVVENGA IL PEGGIO”

“Attendere inermi che si verifichino catastrofi annunciate e poi leccarsi le ferite parlando di tragedie che si potevano evitare è una prassi inaccettabile”, così la consigliera del Gruppo Misto, Daniela Faranda, sul tema del dissesto idrogeologico, prepotentemente protagonista delle cronache locali all'arrivo di ogni stagione piovosa.

Messina, 20 settembre 2017 - La consigliera raccoglie le istanze di una porzione di territorio profondamente a rischio per via della mancata messa in sicurezza. “Le istituzioni devono intervenire prima che accada il peggio. Ed è per questo che intendo battere i pugni con forza e dare eco al massimo delle mie possibilità alle numerose denunce degli abitanti della zona di Tremonti che, da tempo, chiedono insistentemente si operi un intervento di messa in sicurezza delle colline su cui sorge una zona residenziale al alta densità abitativa.

Vogliamo aspettare venga giù il terreno, magari alla prima pioggia torrenziale - non proprio un fenomeno straordinario considerato l'imminente arrivo dell'autunno - e contare danni un attimo dopo? O peggio ancora dover sfollare cittadini che non avrebbero dove andare? Si deve assolutamente intervenire prima del disastro e non girarsi dall'altra parte e, soprattutto, non è sopportabile sentire che non ci sono fondi a sufficienza. Che si trovino e subito".

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