Il meetup "Milazzo in MoVimento" vuole portare all'attenzione degli enti preposti, l'abusivismo e lo scorretto utilizzo della propaganda elettorale, nel territorio milazzese.
Milazzo(ME), 23 ottobre 2017 - Affermano gli attivisti: Abbiamo notato nelle ultime settimane che diversi muri e pannelli presso le principali vie cittadine sono coperti in maniera copiosa e spropositata, da affissioni di manifesti elettorali di svariati candidati alle prossime elezioni regionali previste per il 05 di novembre 2017. A tal proposito facciamo notare e sottolineiamo che in data 06 ottobre 2017 sono scaduti i termini per la libera affissione di propaganda elettorale, ricordando che in mancanza del rispetto verso tali normative si và incontro a provvedimenti sanzionatori previsti per legge, riguardanti le affissioni illegali, con succesiva completa rimozione o in alternativa oscuramento dei manifesti in questione.
Poichè ad oggi determinate azioni, continuano a ripetersi ed a passare inosservate nella totale indifferenza, abbiamo ritenuto opportuno segnalarlo agli enti competenti, per porvi rimedio.
È opportuno evidenziare l’esigenza di un' attenta e puntuale osservanza della normativa che regola la materia in argomento, nonché focalizzare con tutti i soggetti interessati i più importanti aspetti della campagna elettorale, al fine di assicurare che il confronto tra le forze politiche si svolga nel pieno rispetto della “ par condicio ” ed in un clima di serena competizione elettorale, in modo democratico.
Al riguardo, inoltre, appare utile richiamare l’attenzione anche sulle modifiche recentemente apportate alla legge 4 aprile 1956 n. 212, con l’articolo 1, comma 400, lettera h),della legge 27 dicembre 2013, n. 146 (Legge di stabilità 2014). Tali modifiche, sono state dettate dalla necessità del contenimento della spesa pubblica, nel disporre l’eliminazione della propaganda indiretta , nonchè ridurre gli spazi alla propaganda diretta (cfr. circolare ministeriale n. 4/2014).
E' alquanto avvilente dover fare certe puntualizzazioni verso determinate scorrettezze. In alternativa invece, il rispetto delle regole, dovrebbe essere proprio della normalità e del fare buona politica.
Se questo è il preludio, lasciamo spazio all'immaginazione verso tutto ciò che potrebbe essere il seguito.
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