Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

POSTEGGI A PAGAMENTO AL PAPARDO: SARA' CORSA AL POSTO LIBERO

Messina, 24/10/2017 - Il pagamento dei posteggi all’Azienda Ospedaliera Papardo da parte dei dipendenti è stato oggetto del dibattito tra il nuovo management dell’Azienda Ospedaliera Papardo e le Organizzazioni Sindacali nell’ultima convocazione della delegazione trattante dello scorso 16 ottobre, durante la quale si è discusso delle forti criticità sorte a seguito della concessione dell’area destinata ai parcheggi in concessione alla ditta aggiudicataria della relativa procedura d’appalto, al fine di individuare eventuali soluzioni alternative.

Certamente inopportuna la scelta della precedente gestione aziendale quella di far pagare il servizio di parcheggio sia agli utenti e anche ai lavoratori che non troveranno libero il posto gratuito ad essi riservato, per cui saranno costretti a pagarlo “a prezzo pieno”, cioé 0,80 centesimi/ora, così come da condizioni di appalto. A queste condizioni il pagamento minimo che ogni lavoratore dovrebbe sostenere ammonterebbe a circa 5 euro al giorno, mentre in altre Aziende Sanitarie (vedi Policlinico) è stata stabilita una irrisoria quota forfetaria mensile. E ciò tenuto conto anche del numero di posti messi a disposizione gratuitamente per i dipendenti (222 su 500), su una presenza media giornaliera per turno di circa 500 dipendenti (su un totale di circa 1.200).

Non poteva essere scelta più sbagliata e ciò solo per “far cassa” sulle spalle dei lavoratori e sui pazienti sui quali incombe anche questo ulteriore costo, oltre ai disagi per raggiungere la località distante dal centro cittadino e mal servita dai servizi pubblici.
Ancora più aberrante la scelta del precedente manager se si tiene conto anche dei soli 20 posti, così come da capitolato di gara, messi gratuitamente a disposizione dei pazienti invalidi, donatori etc., certamente non sufficienti per far fronte a circa al centinaio di pazienti rientranti tra tali fattispecie (una media giornaliera di 80 solo per i pazienti oncologici) che quotidianamente dovrebbero occupare tali posti riservati. La ricerca di tali posti riservati non potrà altro che determinare caos, malcontento e disordini per la corsa al posto libero.

Insomma, l’hanno fatta veramente grossa estremizzando il concetto di aziendalizzazione della cosa pubblica a discapito della comunità, che non potrà non accusare il colpo, oltre che costituire anche punto di debolezza per l’offerta di servizi sanitari, creando solo problemi prima inesistenti, in quanto il parcheggio libero non arrecava alcun danno ai fruitori.
La CISL intraprenderà tutte le iniziative ritenute utili al fine di porre rimedio al danno prodotto agli utenti e ai lavoratori.

f.to Le Segreterie Territoriali Gianplacido De Luca (CISL MEDICI), Gigi Caracausi (CISL FP)
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Problema parcheggi presso l’ospedale Papardo di Messina, Fsi-Usae chiede la revoca della delibera adottata

Lo scorso 16 ottobre, si è svolto un tavolo tecnico tra direzione e sindacati in merito alla problematica dei parcheggi presso l’ospedale Papardo di Messina. La delibera contestata è la n. 479 del 06 luglio 2016 relativa all’approvazione del bando e della successiva concessione del servizio di regolamentazione e vigilanza della sosta all'interno dell'area ospedaliera, adottata dalla precedente direzione.

"Quest’ultima, infatti, non ha dato alcuna informativa ai sindacati, forse perché l’affidamento in concessione del parcheggio ai visitatori e agli utenti a pagamento, prevede solo 223 posti gratuiti per i dipendenti, insufficienti a soddisfare 500 dipendenti in media per turno. Non permetteremo all’amministrazione di approfittare dello stato di necessità dei dipendenti per recarsi a lavoro, di pagare 7 euro al giorno, sarebbe una vera estorsione e un abuso di potere su soggetti contrattualmente più deboli", dichiara Calogero Coniglio, segretario territoriale Fsi-Usae Messina e Catania, Federazione Sindacati Indipendenti aderente alla confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei.

"Come per le forze dell’ordine viene garantito uno spazio per parcheggiare per essere prontamente e puntualmente in servizio, non si capisce perché non debba essere garantito anche al personale sanitario che salva vite umane. Parcheggiare fuori creerebbe anche problemi alla viabilità all’ingresso del nosocomio. Sarebbe paradossale che i pazienti siano costretti ad aspettare che il personale sanitario, infermieri, medici, ecc trovino lo spazio per parcheggiare per prendere servizio. Tra l’altro riteniamo che non fossero necessari ulteriori parcheggi per gli utenti. Non risulta che ci siano stati disagi, ma persiste il malcostume politico di considerare le amministrazioni pubbliche come private con lo scopo di fare cassa".

Al tavolo tecnico la Fsi-Usae ha verbalizzato la seguente richiesta: “Revoca della delibera adottata per la gestione dei parcheggi, in caso contrario proclamerà lo stato di agitazione e inoltrerà alla Prefettura di Messina la richiesta di raffreddamento del conflitto. In merito alla penale da pagare in caso di revoca del contratto con la ditta, discussa al tavolo tecnico con l’amministrazione, chiedere di sanare tale importo ai lavoratori non è legittimo, pertanto la Fsi-Usae, per evitare che i lavoratori vengano esposti a questo prelievo, attuerà tutte le iniziative e le azioni utili e conducenti alla risoluzione della problematica”. La direzione intanto in merito alla problematica ha convocato un secondo tavolo tecnico con i sindacati per il 25 ottobre.

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