L’attitudine alla pratica sportiva non è omogenea nelle diverse regioni del Paese anche, verosimilmente, per una differente disponibilità di strutture organizzate. Il Nord-est è la ripartizione geografica con la quota più elevata di praticanti (40,4%), seguito dal Nord-ovest (39,5%) e dal Centro (35,3%).
Roma, 19 ottobre 2017 - Nelle regioni meridionali e insulari, invece, i livelli di pratica sportiva si attestano al 26,2%, fatta eccezione per la Sardegna dove il 36,3% pratica attività sportiva in modo continuativo o saltuario. Le regioni che registrano le quote più basse sono Campania (23,0%), Sicilia (23,6%), Calabria (25,6%) e Basilicata (26,7%).
Considerando l’ampiezza demografica dei comuni, i livelli di pratica sportiva sono più alti nei grandi comuni oltre i 50 mila abitanti (36,6%) e in quelli delle zone limitrofe alle aree metropolitane e nei comuni fino a 10.000 abitanti (34,5%). Quote meno elevate, invece, nei piccoli comuni fino a 2000 abitanti (Prospetto 2).
PROSPETTO 2. PERSONE DI 3 ANNI E PIÙ CHE PRATICANO SPORT PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E TIPO DI COMUNE. Anno 2015 (per 100 persone di 3 anni e più della stessa zona)
Praticano sport 	di cui: in modo
continuativo	saltuario
Ripartizione geografica			
Italia nord-occidentale	39,5	28,3	11,3
Italia nord-orientale	40,4	28,8	11,6
Italia centrale	35,3	25,9	9,5
Italia meridionale	26,0	18,0	8,0
Italia insulare	26,7	18,8	8,0
Tipo di comune
Comune dell'area metropolitana	33,3	24,3	9,0
Periferia dell'area metropolitana	34,5	24,8	9,7
Fino a 2.000 abitanti	32,6	20,3	12,3
Da 2.001 a 10.000 abitanti	34,5	24,4	10,1
Da 10.001 a 50.000 abitanti	33,4	23,9	9,5
50.001 abitanti e più	36,6	26,5	10,1
Italia	34,3	24,4	9,8
Disuguaglianze socioculturali anche nella pratica sportiva
L’influenza del livello di istruzione sulla pratica sportiva è molto rilevante. La quota di coloro che praticano sport è del 51,4% fra i laureati, scende al 36,8% tra i diplomati e al 21,2% tra chi ha il diploma di scuola media inferiore, per attestarsi al 7,3% fra coloro che hanno la licenza elementare o nessun titolo di studio (Prospetto 3). 
PROSPETTO 3. PERSONE DI 25 ANNI E PIÙ CHE PRATICANO SPORT PER GENERE, ETÀ E TITOLO DI STUDIO. 
Anno 2015 (per 100 persone di 25 anni e più con le stesse caratteristiche)
TITOLO DI STUDIO
CLASSE DI ETÀ	Praticano sport 	di cui: in modo
Continuativo	Saltuario
Maschi	Femmine	Maschi e Femmine	Maschi	Femmine	Maschi e Femmine	Maschi	Femmine	Maschi e Femmine
25-34 anni
Dottorato di ricerca o laurea	74,0	50,4	59,4	54,9	31,6	40,6	19,1	18,7	18,9
Diploma superiore	57,2	33,7	46,4	42,5	21,4	32,8	14,8	12,2	13,6
Licenza media	37,6	15,2	27,5	23,5	9,7	17,3	14,1	5,5	10,2
Licenza elementare	14,6	14,8	14,7	11,2	5,1	8,0	3,3	9,7	6,7
35-59 anni
Dottorato di ricerca o laurea	61,1	46,3	53,0	41,2	28,9	34,5	19,8	17,4	18,5
Diploma superiore	46,3	29,8	37,8	29,5	19,3	24,3	16,8	10,4	13,5
Licenza media	27,3	17,1	22,5	15,8	10,1	13,1	11,6	7,0	9,4
Licenza elementare	15,9	4,6	9,9	8,3	3,3	5,7	7,6	1,3	4,2
60 anni e più
Dottorato di ricerca o laurea	37,7	33,2	35,8	21,9	24,4	23,0	15,8	8,8	12,8
Diploma superiore	27,0	20,2	23,7	15,7	12,8	14,3	11,3	7,4	9,4
Licenza media	19,5	12,8	16,3	13,0	8,9	11,0	6,6	3,8	5,2
Licenza elementare	9,6	5,2	6,8	6,4	3,9	4,8	3,1	1,3	1,9
Totale
Dottorato di ricerca o laurea	58,5	45,5	51,4	39,8	29,0	33,9	18,7	16,5	17,5
Diploma superiore	44,9	28,7	36,8	29,7	18,5	24,1	15,2	10,2	12,7
Licenza media	26,2	15,6	21,2	15,8	9,7	12,9	10,4	5,9	8,2
Licenza elementare	10,8	5,2	7,3	6,8	3,9	5,0	3,9	1,4	2,3
Ciò si osserva sia per gli u
Il titolo di studio risulta discriminante nella pratica sportiva a prescindere dall’età. Considerando le diverse fasce di età, i livelli di pratica sportiva sono sempre marcatamente superiori tra chi possiede un elevato titolo di studio rispetto a chi ha un titolo di studio basso, sebbene al crescere dell’età si osservi per tutti una diminuzione (Prospetto 3).
Anche il gruppo sociale di appartenenza  risulta connesso all’abitudine alla pratica sportiva.  Si stimano, infatti, livelli più elevati di pratica sportiva nei gruppi a più alto reddito (classe dirigente, 47,6%; famiglie di impiegati, 44,6%; pensioni d'argento, 34,9%; giovani e blue-collar, 33,9%) poiché la buona disponibilità economica facilita la pratica di attività specialmente nei contesti organizzati a pagamento.
 
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