Assegno Unico Universale: 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE: nei primi due mesi del 2025 erogati 3,3 miliardi euro, con riferimento a 9,5 milioni di figli e 6 milioni di nuclei familiari Roma, 16 aprile 2025 - Nei primi due mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 3,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,8 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono i dati contenuti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato oggi con riferimento al periodo marzo 2022 – febbraio 2025, che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023.  Sono 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli: l’importo medio per figlio a febbraio 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 175 €, e va da circa 58 € per chi non presenta ISEE o ...

LEGGE ELETTORALE. LETTERA A MATTARELLA DEL M5S: “SI RISCHIA CHE IL PROSSIMO PARLAMENTO SIA ELETTO CON UNA LEGGE ILLEGITTIMA”

Lettera aperta del MoVimento 5 Stelle al Presidente della Repubblica Mattarella sulla promulgazione della legge elettorale: "Intendiamo sottoporre alla sua riflessione una serie di argomenti di ordine squisitamente tecnico che mostrano chiaramente e palesemente che le evidenti storture attinenti alla fondamentale legge in questione non sono di lieve impatto, ma possono avere un effetto dirompente sulla nostra democrazia e sulle nostre istituzioni.

01/11/2017 - Illustre Signor Presidente,
siamo qui a chiederLe un particolare momento di riflessione sul delicato vaglio che in base alle Sue attribuzioni è chiamato a svolgere: la promulgazione di una legge fondamentale per la democrazia come la legge elettorale.
È proprio in ragione della speciale importanza di questo passaggio che intendiamo sottoporre alla sua riflessione una serie di argomenti di ordine squisitamente tecnico che mostrano chiaramente e palesemente che le evidenti storture (sia formali, che sostanziali) attinenti alla fondamentale legge in questione non sono - come qualcuno afferma - di lieve impatto, ma possono avere un effetto dirompente sulla nostra democrazia e sulle nostre istituzioni.

Questo vale sia per i contenuti della legge che per le sue modalità di approvazione. Per quanto riguarda queste ultime, oltre agli argomenti tecnici che spiegheremo diffusamente, ci preme ricordare il giudizio della seconda carica dello Stato, che non è espressione della nostra parte politica e che del Presidente della Repubblica è il supplente: si è trattato di un atto di violenza istituzionale.

La nostra richiesta, tuttavia, si arricchisce ulteriormente di una ragione contingente e concreta: in assenza del Suo intervento, si rischia che anche il prossimo Parlamento sia eletto con una legge che la Corte costituzionale potrebbe dichiarare illegittima. Per questo motivo riteniamo del tutto inappropriata la posizione di chi sostiene che per il giudizio sulla legge si possa serenamente attendere la pronuncia della Consulta, che invece arriverà troppo tardi.

Certi della sensibilità che Lei saprà mostrare alla luce di queste particolari circostanze, per le quali la richiesta che qui rispettosamente formuliamo non apparirà come un tentativo di ingerirsi nelle Sue prerogative ma come l'unica concreta possibilità per evitare la catastrofe istituzionale di un nuovo Parlamento eletto con una legge illegittima, è proprio con lo scopo di cooperare con Lei che ci siamo sentiti in dovere di indirizzarLe questa missiva e nello stesso spirito attendiamo le Sue determinazioni.

Con rispetto,

La lettera che si allega tocca i seguenti punti:
A) Rilievi che attengono alla costituzionalità del procedimento legislativo impiegato:
1. Correzione di un errore formale dopo l’approvazione del testo in violazione del principio di esercizio collettivo della funzione legislativa da parte delle Camere (art. 70 Cost.).
2. Reiterata posizione della questione di fiducia in violazione del principio dello svolgimento della procedura legislativa “normale” in materia elettorale (art. 72, c. 4, Cost.).
3. Mancato svolgimento di un reale esame referente in violazione del principio dello svolgimento della procedura legislativa “normale” in materia elettorale (art. 72, cc. 1 e 4, Cost.).

B) Rilievi che evidenziano alcuni vizi di costituzionalità relativi al contenuto della legge approvata:
1. Mancanza dello “scorporo” in violazione del principio di uguaglianza del voto (artt. 3 e 48 Cost.).
2. Mancanza del “voto disgiunto” in violazione del principio di uguaglianza del voto (art. 3 e 48 Cost.).
3. Trasmissione del voto per il candidato uninominale alle liste che lo appoggiano in violazione dei principi del voto eguale, libero, personale e diretto (artt. 3, 48 e 56 Cost.).
4. Trasmissione del voto dalle liste tra l’1 e il 3% a favore delle liste della coalizione cui appartengono che abbia superato lo sbarramento in violazione dei principi del voto eguale, libero, personale e diretto (artt. 3, 48 e 56 Cost.).
5. Slittamento dei seggi da un collegio plurinominale all’altro (art. 56 Cost. e degli artt. 3 e 48 Cost.)
6. Trasposizione dei seggi dai livelli superiori ai collegi plurinominali e violazione della giurisprudenza costituzionale in tema di ammissibilità delle liste bloccate (sentenze 1/2014 e 35/2017), nonché del principio del voto libero e personale (art. 48 Cost.).
7. Irrazionalità dei criteri di individuazione dei candidati da proclamare in caso di esaurimento delle liste (art. 3 Cost.).
8. Pluricandidature e violazione della giurisprudenza costituzionale in materia di conoscibilità dei candidati (art. 48 Cost.).
9. Disposizioni speciali relative al Trentino-Alto Adige/Südtirol che violano il principio di uguaglianza e il principio di tutela delle minoranze linguistiche.
10. Violazioni relative alle disposizioni relative alla della delega legislativa (artt. 1 e 3 Cost.).
11. Presenza di soglie nazionali al Senato (art. 57 Cost.).

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