Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MILENA GABANELLI SI È DIMESSA DALLA RAI: “TORNARE A REPORT MORTIFICANTE PER RANUCCI E L'INTERA SQUADRA"


Milena Gabanelli si è dimessa dalla Rai: "Ho deciso che dopo 20 anni era venuto il momento di considerarla un'esperienza conclusa. La Gabanelli ha inviato una lettera di dimissioni dalla Rai: "Le condizioni proposte non permettono di produrre risultati apprezzabili

31/10/2017 - Sulla proposta di tornare a Report: "La considero mortificante per Ranucci e l'intera squadra, che sta portando avanti il programma in modo eccellente. Ho deciso io che dopo 20 anni era venuto il momento di considerarla un'esperienza conclusa".
Milena Gabanelli, ideatrice e storica conduttrice di #Report, ha inviato oggi una lettera di dimissioni dalla Rai: "Le condizioni proposte non permettono di produrre risultati apprezzabili - ha spiegato - La condirezione di Rainews con delega al relativo sito e l'implementazione del numero dei giornalisti non ne modifica il limite. Poiché non attrae le forze dei 1600 giornalisti Rai (indispensabili per farlo decollare), in quanto percepito come il sito di una testata concorrente. Invece la nascita del portale unico di news online - per il quale ho lavorato in questi mesi - è subordinata a tempi non definiti e certi. Al fine di non disperdere il lavoro fatto in questi mesi, ho proposto al Direttore Generale una striscia quotidiana di 4 minuti di un fatto raccontato per numeri. Ma anche questa strada secondo il Dg non è al momento percorribile. Per quel che riguarda la proposta di ritornare a Report in condirezione con Ranucci, oltre a precisare che è stata la sottoscritta, a decidere che dopo 20 anni era venuto il momento di considerarla un'esperienza conclusa, la considero mortificante per il collega e l'intera squadra, che sta portando avanti il programma in modo eccellente''.

E su FB i commenti fioccano:
Giuseppina Nuccio: - Certo Orfeo ha fatto il "capolavoro" delle sorelle Parodi... con il loro programma inguardabile... e non riesce a trovare una collocazione ad una "fuoriclasse" come la Gabanelli... senza parole 😡

Elisa Vinci: - Splendida di una correttezza unica, complimenti Gabanelli. Se i giornalisti avessero la metà dei suoi principi l'informazione sarebbe sempre attendibile e libera.

Valerio Vecchione: - Mi permetto di suggerire una sorta di seconda Report su la7 (non in concorrenza con l'originale). Il Presidente Cairo la accoglierà a braccia aperte e noi tutti telespettatori ne beneficeremmo alla grande! Forza Milena! Di persone come te non ce n'è mai abbastanza!

Ciro Ponzi: - Probabilmente la direzione della Rai teme un giornalista che, non avendo peli sulla lingua per nessuno, può "rendere devastante" anche una striscia di 4 munuti.

Guido Bizzarri: - Si son trovati i (tanti) soldi per Fazio e le Parodi, ma non si è voluto trovare uno spazio settimanale degno di una giornalista che - piaccia o non piaccia - si è dimostrata professionale, precisa e indipendente. Il tutto nella Rai attuale sotto l’egida politica dello stesso Renzi che pochi anni fa fece un’intera campagna sul “via i partiti dalla RAI”

Chiara Follegot: - Hanno piazzato, senza alcun merito, le imbarazzanti sorelle Parodi e strapagato... Fazio. Entrambi gli ascolti, guarda caso, sono un fallimento. E' l'unica arma che abbiamo, non guardare questi programmi, per far precipitare ancora di più gli ascolti! Facciamolo tutti...
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MILENA GABANELLI 

Freelance da sempre, ha cominciato a collaborare con le tre reti Rai nel 1982 con programmi di attualità, poi passata al reportage per la testata "Speciali Mixer".
È l'unica giornalista italiana a mettere piede sull'isola dove vivono i discendenti degli ammutinati del Bounty (Figli del Bounty - Mixer - 1990). Sempre per Mixer è inviata di guerra (Ex Jugoslavia, Cambogia, Vietnam, Birmania, Sudafrica, Territori Occupati, Nagorno Kharabah, Mozambico, Somalia, Cecenia).

Nel 1991, introduce in Italia il videogiornalismo: abbandona la troupe e inizia a lavorare da sola con la sua videocamera. Teorizza il metodo e lo insegna nelle scuole di giornalismo.
Nel 1994 Giovanni Minoli le propone di occuparsi di un programma sperimentale che proponga i servizi realizzati dai neo-videogiornalisti. "Professione Reporter" è stata una vera e propria scuola, un programma di rottura con gli schemi e i metodi tradizionali. Nel 1997 è lei a proporre "Report": inchiesta vecchio stile che attraverso l'uso di nuovi mezzi abbatte i costi, e permette agli autori di dedicare più tempo all'inchiesta.

Oggi Report, è considerato da pubblico e critica il miglior programma di giornalismo investigativo.

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