Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SOLENGHI “A MANI NUDE” A CONFRONTO CON BOCCACCIO AL TEATRO MANDANICI DI BARCELLONA P.G.

Barcellona Pozzo di Gotto, 15/11/2017 - Comincerà con una sorpresa - che Tullio Solenghi, protagonista dello spettacolo, dedica proprio al pubblico del Teatro Mandanici - il "Decameron" in cartellone sabato 18 novembre alle ore 21 a Barcellona Pozzo di Gotto.
Una sorpresa - racconta l'attore - che spiega bene come "la natura umana, le dinamiche tra persone, i vizi e i sentimenti raccontati da Boccaccio siano i nostri, così vicini da far apparire assolutamente contemporaneo questo caposaldo della letteratura italiana".
In scena Solenghi interpreta - con il suo caleidoscopico talento - i tanti, diversi protagonisti di sei tra le novelle più amate e conosciute di Boccaccio. Solenghi affronta la parola “a mani nude”, senza orpelli. Con un microfono ed un leggìo. E porta avanti un “one man show” come in un cabaret contemporaneo: “la bellezza è scoprire che ci si può divertire e ridere, con un testo colto e popolare come il Decameron”.

“Si è scelto di portare in scena – spiega il direttore artistico del Mandanici, Sergio Maifredi - i tre filoni principali contenuti nel capolavoro di Boccaccio: quello erotico avventuroso (naturalmente in un modo assolutamente fruibile anche ad un pubblico di giovani) come nella novelle di ‘Alibech’, quello della beffa come in ‘Chicchibio e la gru’, quello drammatico come in Federigo degli Alberighi”.
E tra spettacolo, intrattenimento e letteratura, l'anima "a tutto campo" di questo "racconto" on stage, diretto da Sergio Maifredi, è particolarmente dedicata ai ragazzi. Per chi lo sta incontrando nel programma didattico a scuola e per chi lo incontrerà nel futuro prossimo, questo "Decameron" in scena tira fuori dalla pagina personaggi e storie, con le mille voci e le sapienti sfumature interpretative di Tullio Solenghi, e rappresenta, oltre che un divertimento, anche un modo di studiare "spettacolare" e decisamente unico. D'altronde, agli studenti Solenghi fa una promessa: "Lo spettacolo vi sorprenderà e vi divertirà".

D’altronde, come spiega Maifredi – “il lavoro che si è fatto, seguiti dal prof. Maurizio Fiorilla, docente all’Università Roma Tre, curatore dell’edizione Bur del Decameron di Giovanni Boccaccio e curatore della ‘voce’ Decameron per la Treccani, è stato quello di far vivere la lingua del Boccaccio. Senza ‘semplificazioni’ o ‘versioni in prosa’; lavorando su una lingua che ha 700 anni ma che, attraverso la capacita di Tullio Solenghi, attore di teatro e grande talento comico, diventa comprensibile come l’italiano di oggi”. Non per caso al botteghino del Teatro i giovani fino a 19 anni possono trovare i biglietti a prezzo speciale fortemente voluti dalla Giunta Materia.


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