Democrazia partecipata: i dieci Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno alle amministrative a giugno

  VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO APPROFONDIMENTO SUI PROCESSI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA NEI DIECI COMUNI DEL MESSINESE CHE ANDRANNO AL VOTO. Lettera aperta di “Spendiamoli Insieme” a candidati e cittadini. “La democrazia partecipata diventi tema di dibattito elettorale”.  29/03/2024 - Sono dieci i Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno a elezioni amministrative a giugno (in contemporanea con le Europee). È ancora troppo presto per sapere se i candidati renderanno o meno la democrazia partecipata tema di dibattito elettorale. Ma il team del progetto di monitoraggio civico “Spendiamoli Insieme”, realizzato da Parliament Watch Italia con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, ci prova a far sì che lo diventi, verificando quanto succede in ciascuno dei 10 Comuni. Una sorta di “lettera aperta” ai futuri candidati alle amministrative e, ancor di più, ai cittadini elettori per ricordare che «la democrazia partecipata è una cartina di tornasole del dialogo – o della

EBOOK E LIBRI: GRAZIE AL DIGITALE SI ATTENUA IL DIVARIO NORD-SUD

Roma, 27 dicembre 2017- Se nel complesso, in Italia, la pratica della lettura è ancora molto modesta e in molte case i libri sono del tutto assenti, negli ultimi anni si sta lentamente diffondendo il consumo di prodotti editoriali digitali.
Nel 2016, circa 4,2 milioni di persone hanno letto e-book (7,3% della popolazione di 6 anni e più). Se si aggiungono anche coloro che hanno scaricato libri on-line il numero sale a 6,3 milioni ossia l’11,1% della popolazione di 6 anni e più, in decisa crescita rispetto all’8,2% del 2015.
Una conferma che tra la lettura di volumi cartacei e quella di e-book sembri esserci comunque una relazione diretta è data dalla percentuale di persone che negli ultimi 3 mesi hanno letto libri online o e-book, che aumenta in proporzione al numero di libri presenti in casa, fino a raggiungere il valore massimo (22,1%) proprio tra le persone che dispongono già di una biblioteca domestica di oltre 400 volumi.

Analogamente, prendendo ancora in esame le persone di sei anni e più, si evidenzia che hanno scaricato o letto libri online o e-book il 4% dei “non lettori” di libri cartacei e il 21,6% dei lettori sempre di titoli stampati; tra questi ultimi, le percentuali di fruizione online aumentano al crescere del numero di libri letti nel corso degli ultimi 12 mesi, passando dal 15,0% di chi ha letto da 1 a 3 libri al 33,7% di coloro che hanno letto 12 o più libri (Prospetto 10).
La relazione positiva tra la lettura di e-book o utilizzo di libri on-line e la lettura di libri cartacei conferma l’ipotesi che il formato digitale non si ponga, in generale, in esplicita alternativa con quello cartaceo, almeno nell’abitudine alla lettura.

PROSPETTO 10. PERCENTUALE DI PERSONE DI 6 ANNI E PIÙ CHE HANNO LETTO O SCARICATO LIBRI ONLINE O E-BOOK SUL TOTALE DELLE PERSONE, PER NUMERO DI LIBRI LETTI.
Anno 2016, per 100 persone di 6 anni e più con le stesse caratteristiche
NUMERO DI LIBRI LETTI NEGLI ULTIMI 12 MESI Hanno letto o scaricato libri online o e-book
Non lettori 4,0
Lettori 21,6
Da 1 a 3 libri 15,0
Da 4 a 11 libri 24,8
12 o più libri 33,7

La lettura e il download di libri online ed e-book sono attività diffuse soprattutto tra i giovani: in particolare riguardano il 21,7% dei ragazzi tra i 15 e i 17 anni, il 24,8% di quelli tra i 18 ed i 19 anni e il 22,9% dei 24enni .
Considerando l’accesso ai libri in formato digitale (e-book o libri on-line), le tradizionali distanze tra le diverse aree del paese sembrano ridimensionarsi sebbene si mantengano: l’attività di lettura di questi prodotti riguarda infatti una quota di persone che oscilla tra il 14,0% del Nord-ovest e l’8,1% del Sud (Tavola 63). Si confermano le differenze legate alla dimensione comunale: le attività online di lettura e download di libri ed e-book risultano più diffuse nei comuni centro di aree metropolitane (15,3%), rispetto ai piccoli centri (8,7% nei comuni da 2001 a 10 mila abitanti).

Educazione alla lettura per rilanciare il mercato editoriale
Nel 2016 per quasi il 40% degli editori attivi è il basso livello culturale della popolazione italiana il fattore principale che determina la modesta propensione alla lettura nel nostro Paese.

Questa valutazione viene ribadita dal 38% circa degli editori (quasi il 45% dei grandi marchi), i quali attribuiscono tale criticità alla mancanza di efficaci politiche scolastiche di educazione alla lettura. Poco meno di un terzo dei rispondenti (31,6%) indica poi come ostacolo alla lettura il fatto che il tempo in passato dedicato ai libri viene oggi destinato alla fruizione di contenuti digitali.
Tra i fattori più direttamente riconducibili alle politiche di sostegno del settore, si segnala l’inadeguatezza di incentivi pubblici all’acquisto di libri, come le detrazioni fiscali e i bonus libri (20,9%) e la mancanza di progetti continuativi di promozione della lettura da parte delle istituzioni pubbliche (19,5%).

Per favorire lo sviluppo del settore editoriale , circa il 40% degli operatori attivi individua innanzitutto l’esigenza di accrescere le iniziative e le campagne di educazione alla lettura (Figura 10 e Tavola 37). Il 29,2% degli editori ritiene che gli incentivi pubblici per l’acquisto di libri ed e-book (quali i bonus per l’acquisto, la deducibilità delle spese, ecc.) potrebbero rappresentare un importante sostegno al mercato e quasi il 27% sostiene che occorrerebbe anche facilitare l'accesso al credito ai piccoli e medi editori.

Commenti