Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

ECONOMIA. L’ECONOMIA INTERNAZIONALE CONTINUA A CRESCERE A RITMI SOSTENUTI

In un quadro economico internazionale in espansione, si consolida la crescita dell’economia italiana, sostenuta dalla ripresa del processo di accumulazione del capitale. L’attività produttiva mantiene una intonazione complessivamente positiva in presenza di un rallentamento della crescita nei servizi. Il mercato del lavoro si attesta sui livelli raggiunti nel mese precedente, mentre la flessione congiunturale della produttività del lavoro riflette l'elevato contenuto di occupazione che caratterizza la fase di ripresa economica. L’indicatore anticipatore continua ad aumentare rafforzando le prospettive di crescita a breve termine.

Roma, 5 dicembre 2017 - L’economia internazionale continua a crescere a ritmi sostenuti. Nel terzo trimestre il Pil degli Stati Uniti ha registrato un ulteriore incremento (+0,8%, Figura 1). La crescita è trainata dalle componenti della domanda che, ad eccezione degli investimenti residenziali, forniscono un contributo positivo. L’aumento del reddito disponibile (+0,3% ad ottobre rispetto alla variazione nulla registrata a settembre) continua a supportare la dinamica positiva dei consumi privati.
A ottobre, il numero dei lavoratori del settore non agricolo ha registrato un aumento marcato (+261 mila unità) dopo la decelerazione registrata nel mese precedente. Il tasso di disoccupazione è quindi risultato in diminuzione attestandosi al 4,1% (4,2% registrato il mese precedente).

Nei prossimi mesi l’evoluzione dell’economia statunitense si manterrà positiva: l’indicatore anticipatore elaborato dal Conference Board, relativo al mese di ottobre, ha segnato un ulteriore incremento (+1,2%) proseguendo la crescita dei tre mesi precedenti. A novembre, il clima di fiducia dei consumatori è ulteriormente migliorato.
Nell’area euro prosegue la fase espansiva seppure in presenza di una leggera decelerazione (+0,6% la stima preliminare del Pil relativa al terzo trimestre rispetto a +0,7% in Q2). Ad ottobre il tasso di disoccupazione si è attestato all’8,8%, registrando un miglioramento rispetto al mese precedente.

Gli indicatori anticipatori e coincidenti del ciclo economico continuano a fornire segnali positivi. Nel mese di novembre l’Economic Sentiment Indicator si conferma in miglioramento (Figura 2). Gli indicatori del clima di fiducia delle imprese si rafforzano nel settore manifatturiero e, in misura maggiore, nelle costruzioni. Anche le aspettative dei consumatori confermano una tendenza positiva per il quarto mese consecutivo, mantenendosi su livelli più elevati rispetto ai primi mesi dell’anno. Nel mese di novembre l’indicatore anticipatore euro-Coin continua a migliorare, attestandosi sui livelli più alti dell’ultimo periodo, sostenuto dalla fiducia dei mercati e dal consolidamento del ciclo economico.

A novembre, il tasso di cambio dell’euro nei confronti del dollaro è diminuito
(-0,2%) frenando la tendenza all’apprezzamento emersa nei primi mesi dell’anno. Le quotazioni del Brent mantengono una dinamica positiva (+8,7%) attestandosi in media al valore di 62,6 dollari al barile (da 57,6 di ottobre). L’andamento è influenzato dalle recenti dichiarazioni dell’Opec e della Russia di estendere l'accordo sul controllo della produzione di greggio a tutto il 2018 con l’obiettivo di assorbire il forte eccesso di offerta presente sui mercati.
I dati del Central Plan Bureau indicano una pausa degli scambi internazionali, come sintesi dell’andamento positivo del commercio in volume per le economie emergenti (+0,8%) e della decelerazione delle economie avanzate (-0,6%). Nei primi nove mesi dell’anno il commercio mondiale ha evidenziato una crescita sostenuta rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+3,8%).


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