Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

DELRIO: LO SCHIAFFO ALLA CITTÀ È IL RISULTATO DELLA DISATTENZIONE DEL GOVERNO

“Fondi città metropolitane: lo schiaffo alla città è il risultato della disattenzione del Governo, ma soprattutto dell’inadeguatezza di tutta la classe politica cittadina. È necessario un ricambio netto di uomini e metodi già dalle prossime elezioni politiche”. Documento di CapitaleMessina a firma di Gianfranco Salmeri

Messina, 3 gennaio 2017 - Dice bene la Gazzetta del Sud nel suo titolo di apertura dell’edizione odierna, a proposito della ripartizione dei fondi alle città metropolitane decretato dal Ministro Delrio: “a Messina neanche le briciole!”.
È vero, non c’è il minimo dubbio, il Governo, ed il Ministro delle Infrastrutture in particolare, non hanno dato in questi anni alcun segno di attenzione verso il nostro territorio. Noi, insieme a Rete Civica per le Infrastrutture ed alle forze sociali, professionali e produttive della città, lo abbiamo detto senza sconti nel Manifesto del 29 aprile, nel quale, appunto, abbiamo stigmatizzato lo squilibrio nella distribuzione delle risorse destinate agli investimenti dal Documento Economico Finanziario del Governo, tra CentroNord e Sud. E nonostante l’importanza di quel momento di riflessione collettiva, che ha avuto grande eco grazie soprattutto al convinto sostegno del quotidiano cittadino, le risposte da Roma non sono arrivate.

Quest’ultima mortificazione però non riguarda l'intero Meridione, ma penalizza in special modo il nostro territorio. Le colpe sono certamente da attribuire al Governo, perché non è assolutamente accettabile che una città Metropolitana, in forte declino secondo tutti gli indicatori economici e sociali, venga totalmente estromessa dai programmi di sviluppo delPaese.
Certo è però, che i colpevoli vanno ben oltre la compagine governativa, e sono più di uno; su questo dobbiamo essere chiari: le responsabilità sono diffuse!

È la certificazione, semmai ci fosse bisogno di ulteriore prova, della sconfitta chiara ed inequivocabile di tutta la classe politica messinese, nessuno escluso.
Primo tra tutti il Sindaco Accorinti, la cui Giunta, a dispetto di quanto possa dire nelle sue dichiarazioni autocelebrative, in questi anni ha rappresentato un assoluto fallimento, sia dal punto di vista della gestione dell’ordinaria amministrazione, che della programmazione a lungo termine.
Ma allo stesso modo, non possiamo che valutare negativamente la assoluta incapacità della nostra deputazione regionale, adesso fortunatamente quasi totalmente rinnovata, e nazionale, di difendere efficacemente gli interessi del territorio messinese.
D’altro canto i risultati della nostra scarsa rappresentatività, sia a Roma che a Palermo, sono sotto gli occhi di tutti.

In definitiva lo schiaffo di Delrio alla nostra città, mette a nudo in maniera inequivocabile il fallimento di una intera classe dirigente, e pone la nostra collettività di fronte ad una esigenza ineluttabile: quella di un cambio di passo che potrà avvenire solo attraverso un cambio degli uomini ai quali affidare nuove responsabilità politiche e di governo. Senza un miglioramento della qualità dei nostri rappresentanti nelle istituzioni locali e nazionali, questa città è destinata a perdere costantemente funzioni e lentamente a morire.
La politica non potrà non interpretare questa esigenza, e lo dovrà fare già dalla composizione delle liste dei candidati per le prossime elezioni politiche: di persone nuove, oneste ma di riconosciuta competenza, ha assolutamente bisogno questa nostra sfortunata città.

Commenti