Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

FONDI UE, “UNA TRUFFA COLOSSALE ALL’UE CON I SOLDI DEI SICILIANI, IL M5S : “ORA SALTINO LE TESTE”

Irregolarità, assenza di controlli e gravi carenze negli anni hanno consentito di divorare i fondi UE. Progetti presentati dopo le scadenze, consulenti esterni privi di qualifiche, spese non attinenti ai progetti, attività formative false. Una vera e propria truffa colossale all’Ue con i soldi dei siciliani. Zafarana: “Chi ha sbagliato sia messo alla porta. Musumeci venga a riferire in Aula". Sunseri e Corrao. “In alcuni anni anche il 98 per cento dei progetti farlocchi”.

Palermo 25 gennaio 2018 - “Ex governatori e dirigenti devono pagare. Musumeci avvii subito un’indagine interna per dirci i nomi e i cognomi dei soggetti che hanno portato a questo disastro storico e certificato e venga subito a riferire in aula. Dovremo restituire all'Europa 379 milioni di euro relativi al FSE 2000-2006. La sentenza di condanna del Tribunale Ue che respinge il ricorso dell'Italia per evitare la riduzione dei fondi europei per la Sicilia perché ci sono 'troppe falle nella gestione e nei controlli' è uno schiaffo violentissimo non solo alla dirigenza regionale nella gestione dei fondi Ue, ma purtroppo anche ai siciliani e al mondo della formazione, perché certifica senza appello la mangiatoia della politica ai danni della formazione”.

A dichiararlo sono i deputati M5S all’Ars Valentina Zafarana, Luigi Sunseri e il deputato europeo Ignazio Corrao che puntano il dito contro le responsabilità politiche della sentenza del tribunale UE che rigetta integralmente il ricorso dell’Italia.

“Irregolarità, assenza di controlli e gravi carenze negli anni - spiegano i deputati - hanno consentito di divorare i fondi per la formazione in maniera molto ‘allegra’. Progetti presentati dopo le scadenze, consulenti esterni privi di qualifiche, spese non attinenti ai progetti, attività formative false, violazioni sistematiche negli appalti e nella selezioni di docenti, esperti e formatori. Una vera e propria truffa colossale all’Ue con i soldi dei siciliani. Adesso vogliamo sapere dove sono andati a finire questi soldi e chi deve pagare per questo danno gravissimo alle casse siciliane. In alcuni anni, la percentuale di irregolarità dei progetti era anche del 98%, quindi erano quasi totalmente inammissibili”.

“Sono 5 anni - dice Corrao - che lanciamo l’allarme. Fino all’ultimo speravamo che gli esperti, gli alti dirigenti, i superconsulenti avessero ragione e mettendoci l’anima in pace avremmo accettato con piacere il verdetto di incapaci e incompetenti allarmisti. Purtroppo non è andata così e i nostri calcoli, studi si sono rivelati esatti”. A tal proposito, l'europarlamentare M5S sta presentando interrogazione alla Commissione Europea per capire quali saranno le conseguenze e anche lo stato di eventuali irregolarità della programmazione 2007- 2013.

“Con questa sentenza - aggiungono la capogruppo a sala d’Ercole Zafarana e il deputato Sunseri - si apre uno scenario terrificante, non solo rischiamo un’importante riduzione dei 4 miliardi certificati da Crocetta, ma rischiamo di non avere più la possibilità di spesa dell'attuale e vitale programmazione”.

Irregolarità amministrative e gestionali nell’Isola:

– operazioni relative a progetti presentati dopo la scadenza del termine di presentazione delle domande di partecipazione;

– spese di personale non correlate al tempo effettivamente impiegato per i progetti;

– consulenti esterni privi delle qualifiche richieste;

– giustificativi di spesa insufficienti;

– spese non attinenti ai progetti;

– esecuzione delle attività non conforme alla descrizione dei progetti;

– violazione delle procedure di appalto e di selezione di docenti, esperti e fornitori”.

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