Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MIRTO, IL “COMUNE ADOTTA L’APE SICULA”, PRIMO ESEMPIO IN SICILIA

Mirto, il “Comune adotta l’Ape Sicula”, primo esempio in Sicilia a tutela della biodiversita’ e delle colture siciliane. Approvata anche una delibera a tutela della macchia Mediterranea. Infine convocata a Mirto per sabato 20 gennaio un incontro tra 11 sindaci per la definizione del “Contratto di Fiume” del Fitalia

16 gennaio 2018 - Il Comune di Mirto si erge a protettore dell’Ape Sicula approvando una delibera che tutela l’animale in via di estinzione ma determinante per l’equilibrio della biodiversita’ del territorio comunale. Grazie a questo provvedimento amministrativo il Comune di Mirto in linea con quanto individuato nella strategia del Bio Distretto dei Nebrodi vuole offrire, in termini concreti, un valido contributo in termini di salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità attraverso una campagna di sensibilizzazione dei cittadini e delle nuove generazioni per il rispetto di quanto comunemente definito “ecosistema” e di cosa significhi comprometterne l’equilibrio dello stesso.

La consapevolezza che le api sono un elemento fondamentale dell’equilibrio naturale e che le stesse negli ultimi anni hanno subito una notevole riduzione, a causa soprattutto della presenza di fattori chimici, quali pesticidi, che compromettono l’equilibrio di habitat naturali e consentono una minore impollinazione a danno di prodotti ortofrutticoli, ha rafforzato da parte degli amministratori di Mirto la necessità ed urgenza ad adottare dei provvedimenti a tutela del proprio territorio.
Vi è la convinzione che il settore dell’apicoltura può rappresentare anche un volano di sviluppo per l’imprenditoria agricola del territorio, nel rispetto della salvaguardia e della valorizzazione dell’ape sicula e della qualità e tipicità dei mieli prodotti nel territorio dei Nebrodi e soprattutto in quello comunale.

Per questo nelle prossime settimane il Comune di Mirto inserirà il miele prodotto nelle campagne di Mirto e nella valla del Fitalia, tra le produzione di Denominazione Comunale (le cosiddette De.Co.) al fine di tutelare il lavoro svolto dalle aziende agricole che vogliono somministrare al consumatore un alimento “sano”, ricco di sostanze salutari all’organismo umano.
Proprio per questo nelle prossime settimane il Comune, insieme alle aziende agricole apistiche, svilupperà un programma di coinvolgimento delle scuole e dei cittadini per far comprendere la grande valenza del progetto a tutela della salute e del benessere dei consumatori.
Con la delibera dell’Ape Sicula approvata dalla Giunta di Mirto anche quelle che autorizza il Sindaco a sottoscrivere “La Carta dei Comuni Custodi della Macchia Mediterranea”, un capitale da tutelare e custodire per le future generazioni.

Infine è stato convocato un incontro sabato 20 gennaio tra i sindaci degli 11 Comuni di Caprileone, Mirto, Frazzano’, Longi, Galatii Mamertino, Tortorici, S. Salvatore del Fitalia, Castell’Umberto, Naso, Capo d’Orlando e Torrenova un incontro propedeutico alla costituzione del “Contratto di Fiume del Fitalia”.

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