Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

PIRAINO, RUGGERI: È IL MOMENTO DI METTERE DA PARTE LE BEGHE PAESANE

La risposta alle accuse infondate che un paio di giorni fa il gruppo di minoranza consiliare di Piraino ha mosso contro l’amministrazione di Maurizio Ruggeri, sindaco di Piraino

21/01/2018 - Nei giorni scorsi ho letto, sui social e su alcuni giornali, delle accuse diramate, attraverso un comunicato stampa, dai consiglieri di minoranza e rivolte alla compagine da me guidata; affermazioni che giudico delle “cattiverie” infondate e assolutamente gratuite. Le elezioni sono finite a metà giugno ma ancora c’è chi non si è rassegnato all’idea che sono stati eletti un Sindaco ed una maggioranza che dovranno amministrare per cinque anni e che legittimamente stanno provando a cambiare il Paese, affrontando le tante, anzi troppe questioni irrisolte, che si trascinano da tanto tempo.

Le critiche e la diversità di opinione sono sacrosante e normali, se restano confinate in un confronto democratico, ma certe affermazioni triviali lasciano il tempo che trovano e dovrebbero essere evitate perché fanno male alla comunità, sono ingiustificate e rappresentano l’esatto contrario di quello che bisogna fare se diciamo di amare questo Paese.
Io e la mia bellissima squadra, fatta di magnifici ragazzi e ragazze, abbiamo tanta voglia di fare, tante energie da spendere per ridare fiducia e speranza ai giovani e meno giovani che invece vedo, troppo spesso, rassegnati e disillusi.

È giunto invece il momento di mettere da parte queste beghe paesane, di lavorare per avviare a soluzione tutte quelle questioni irrisolte che non possiamo più procrastinare. Probabilmente dà fastidio vedere una compagine unita, coesa, che fa ogni giorno qualcosa e la diffonde attraverso l’uso dei social e dei media per rendere partecipe la comunità. Tante cose abbiamo fatto e molte ancora ne restano da fare, ma siamo consapevoli che con l’impegno quotidiano riusciremo a prenderci tante soddisfazioni. Ai cittadini chiedo di aiutarci a superare le insidie, di spronarci a fare sempre meglio e fare sentire l’affetto, il calore e la vicinanza di tutta la comunità.


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