Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

CARAVAGGIO. SGARBI SOLIDARIZZA CON IL SINDACO ACCORINTI

Il docufilm su Caravaggio. Sgarbi solidarizza con il sindaco Accorinti: “Se in un film su una vita così drammatica non entra un periodo come quello di Messina, il film è certamente un fallimento”. L’assessore: “A Messina il suo quadro più importante, sintesi di valori umani e religiosi: la “Natività” per la chiesa dei Cappuccini”. Il regista si è avvalso della consulenza dello storico dell’arte Claudio Strinati.

Palermo, 27 febbraio 2018 – Vittorio Sgarbi, assessore regionale dei beni culturali in Sicilia, si schiera con il sindaco di Messina Renato Accorinti nella polemica seguita alla proiezione del docufilm “Caravaggio, l’anima e il sangue” del regista Jesus Garces Lambert, pellicola che ha avuto come consulente lo storico dell’arte Claudio Strinati.
“Ha ragione – osserva Sgarbi – una ragione assoluta il sindaco di Messina: non si può immaginare un film su Caravaggio senza un’attenzione particolarissima all'epilogo della sua vita e della sua opera, che si compie, appunto, a Messina”.

Ricorda Sgarbi: “Perché Caravaggio sul finire del 1608, in fuga da Malta, va a Messina? Una scelta rischiosa, dal momento che la città era sede della rappresentanza più importante in Sicilia dei Cavalieri gerosolimitani, e poteva quindi essere facilmente individuato, arrestato e rispedito a Malta, da dove era fuggito evadendo spericolatamente dal Forte Sant'Angelo.

“Messina – ricostruisce Sgarbi - era, all'epoca, una città di centomila abitanti, grande quanto Roma, e Caravaggio vi trova successo e onore, e vi lascia, insieme alla teatrale “Resurrezione di Lazzaro”, il suo quadro più importante, sintesi di valori umani e religiosi: la “Natività” per la chiesa dei Cappuccini. Una Natività povera e, singolarmente, pagata dal Senato di Messina mille scudi, tra i compensi più alti di Caravaggio.

“Francesco Susinno, autore de "Le vite de' pittori messinesi“ – ricorda ancora Sgarbi - lo definisce «uomo di cervello inquietissimo, contenzioso e torbido», e che temeva di essere tradito e consegnato alla giustizia. Tanto che «molte volte andava a letto vestito e col pugnale al fianco che mai lasciava; per l‘inquietudine dell‘animo suo più agitato che non e' il mare di Messina»

“Se in un film su una vita così drammatica – conclude Sgarbi - non entra un periodo come quello di Messina, il film è certamente un fallimento”.

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