Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

DONNE TENTANO DI DERUBARE 2 ANZIANI CON PROPOSTE SESSUALI AD ACQUEDOLCI

ACQUEDOLCI CARABINIERI ARRESTANO DUE DONNE CHE TENTA DI DERUBARE DUE ANZIANI DISTRAENDOLI CON PROPOSTE SESSUALI.

Messina, 27 febbraio 2018 - I Carabinieri della Stazione di Acquedolci (ME), nel primo pomeriggio del 24 febbraio, hanno arrestato due donne rumene di DUROAIA Violeta e DURAC Maria rispettivamente di 23 e 21 anni, con l’accusa di violenza sessuale e tentato furto aggravati ed in concorso.
Le ragazze, dopo aver avvicinato due anziani invalidi che stavano chiacchierando seduti sulle panchine nel centro di Acquedolci, con la c.d. “tecnica dell’abbraccio”, si sedevano sulle loro gambe, ed iniziavano a palpeggiarli insistentemente, proponendogli di avere un rapporto sessuale: in questo modo cercavano di distrarli per tentare di asportare loro il portafogli e quant’altro di prezioso avessero con se`, frugando nelle tasche dei pantaloni e della giacca.

Gli anziani, accortisi di quando stava avvenendo, cercavano di opporsi e divincolarsi alla presa delle donne, e riuscivano a dare l’allarme chiamando i carabinieri. I militari, intervenuti immediatamente, bloccavano le malfattrici mentre si stavano allontanando e le traevano in arresto. Le arrestate sono rimaste in custodia nelle camere di sicurezza della Compagnia di Santo Stefano di Camastra, sino all’udienza di convalida, che si è svolta questa mattina, al cui esito l’A.G. ha disposto che DUROAIA Violeta sia ristretta nel carcere di Messina Gazzi mentre per la correa la misura dell’obbligo di dimora.
Le malfattrici si trovavano nel paese di Acquedolci già da qualche giorno, dal periodo a cavallo del Carnevale, quando nel centro vi è la presenza di turisti, e, quindi potenziali occasioni di commissione dei reati di furti con destrezza.
Le due donne rumene asseritamente vivono a Messina, anche se il loro lunghissimo curriculum criminale le ha viste agire soprattutto nel nord e centro Italia, prediligendo la Toscana. Le due annoverano precedenti giudiziari per furti con destrezza. Inoltre a loro carico vi sono diversi “fogli di via obbligatori” dalle città ove si sono rese responsabili di reati.
Non si esclude che le due si possano essere rese responsabili di ulteriori reati nella zona e pertanto si invitano tutti coloro che sono stati avvicinati con la stessa tecnica a recarsi in una delle Stazioni Carabinieri dislocate sul territorio per denunciare eventuali analoghi episodi.



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