Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

AUTOSTRADA A18 LETOJANNI: 3 MISURE CAUTELARI A 2 DIRIGENTI DEL CONSORZIO AUTOSTRADE SICILIANE E UN IMPRENDITORE


Messina. Frana sull’autostrada A18. I Carabinieri eseguono 3 misure cautelari nei confronti di due dirigenti del Consorzio Autostrade Siciliane edi un imprenditore di Letojanni.

MESSINA, 9 marzo2018 - Nella mattina odierna i Carabinieri della Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza diapplicazione della misura cautelare interdittiva emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura della Repubblica di questo capoluogo, nei confronti di 3soggetti (2 dei quali, dirigenti del Consorzio Autostrade Siciliane – CAS, sospesi dai pubblici uffici e 1 imprenditore, inibito dall’esercizio d’impresa), ritenuti responsabili – unitamente ad altri 3 indagati, non interessati dal citato provvedimento – di disastro ambientale in concorso, peculato e falsità ideologica commesso da P.U. in atti pubblici.

Sono stati sospesi dall’esercizio del pubblico ufficio per 12 mesi: il direttore Generale del CAS Salvatore PIRRONE ed il dirigente dell’area tecnica Gaspare SCEUSA; inoltre un provvedimento di divieto di esercitare l’attività di impresa, per 8 mesi, ha colpito l’imprenditore di Letoianni Francesco MUSUMECI.

Ancora una volta al centro delle indagini vi è il movimento franoso che, il 5 ottobre 2015, ha interessato un ampio tratto dell’autostrada A18Messina/Catania, nel comune di Letojanni (ME), ed in particolare i lavori di somma urgenza,per un importo di 500 mila euro più iva, appaltati per la messa in sicurezza della carreggiata lato valle di quel tratto di strada.

Il provvedimento scaturisce da due distinte indagini, sviluppate rispettivamente dai Carabinieri della Compagnia di Taormina e da quelli della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica del capoluogo, i cui esiti hanno permesso di fare piena luce su una serie di comportamenti illeciti che hanno contrassegnato la fase di progettazione e quella di esecuzione degli interventi di messa in sicurezza dell’area, nonché la realizzazione di una barriera di contenimento del movimento franoso, quest’ultima risultata totalmente inadeguata rispetto al livello di rischio idrogeologico.

L’inchiesta, nel suo complesso, ha consentito di accertare come i due dirigenti del CAS, abbianoomesso di esercitare qualsivoglia tipo di controllo nei confronti della ditta incaricata dell’esecuzione dei lavori, sostenendo in luogo di quest’ultima, le spese di progettazione dei lavori e permettendo altresì una ingiustificata lievitazione dei costi dell’opera,senza pertanto impedire che la realizzazione dei lavori venisse eseguita in maniera inadeguata. L’affidamento, in somma urgenza, dei lavori di esecuzione degli interventi all’imprenditore MUSUMECI è stato effettuato, infatti, omettendo di redigere il progetto esecutivo da parte della stazione appaltante e consentendo che l’elaborato fosse predisposto da due professionisti – un geologo edun ingegnere – scelti dalla ditta esecutrice,facendo poi apparire che questo progetto fosse stato elaborato dal CAS poiché redatto su carta intestata del citato Ente. Inoltre, con una perizia di variante, è stato poi avallato, dai due dirigenti, che il pagamento del compenso di questi professionisti fosse imputato al CAS,incorrendo nel reato di peculato.

Il titolare dell’impresa di costruzione – al contempo – ha realizzato le opere di messa in sicurezza del tratto autostradale con materiali di scarsa qualità, conseguendo ingiusti profitti e ponendo gravemente a repentaglio l’incolumità degli automobilisti e dei residenti in quel tratto di fascia ionica messinese.
Tra gli indagati non colpiti dal provvedimento cautelare anche un funzionario del consorzio, adesso in quiescenza,accusato di avere redatto atti ideologicamente falsi, in relazione ai certificati di stato di avanzamento lavori emessi nel novembre 2015 e nel gennaio 2016, facendo falsamente riferimento ad una contabilità che, però, a quella data non era stata ancora redatta ed i due professionisti che hanno redatto gli elaborati progettuali.

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