Festa della Liberazione: firmato protocollo tra Mim e Associazioni partigiane per promuovere i valori della Costituzione

Scuola, firmato protocollo tra Mim e Associazioni partigiane per promuovere valori della Costituzione. Valditara: “La Resistenza è valore di tutti gli italiani, da oggi coinvolte tutte le associazioni” Roma, 23 aprile 2024 -  Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato oggi un Protocollo d’intesa, di durata triennale, con l’Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione (ANCFARGL), Associazione Nazionale Partigiani Cristiani (ANPC), Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane (FIAP) e la Federazione Italiana Volontari della Libertà (FIVL) per la promozione di percorsi di formazione sulle origini della Repubblica attraverso gli eventi che hanno portato alla liberazione del nostro Paese.   “Per la prima volta - sottolinea Valditara - per onorare la Resistenza abbiamo deciso come Ministero di non

GIARDINI NAXOS: 4 GIOVANI RESPONSABILI DI UNA BRUTALE AGGRESSIONE A 2 PANETTIERI ARRESTATI

Messina, 31 marzo 2018 - I carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. di Messina su richiesta della locale Procura della Repubblica guidata dal Procuratore Capo dott. Maurizio DE LUCIA, nei confronti di quattro giovani responsabili di una brutale aggressione subita da due panettieri lo scorso 17 marzo a Giardini Naxos a seguito della quale la più giovane delle vittime ha subito gravissime lesioni, forse anche permanenti. Ai domiciliari è finito il pregiudicato 25enne Alaieddine OUESLATI di origine tunisina ma giarrese di nascita, mentre all’obbligo di dimora nei rispettivi comuni sono finiti il 20enne Paolo PIRRERA di Riposto, il 21enne Daniele CRIMI di Fiumefreddo di Sicilia ed il 22enne Giorgio SALA di Giarre.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dagli esiti della serrata indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Taormina e della Stazione di Giardini Naxos e coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa Federica RENDE, che ha permesso di documentare come i quattro indagati abbiano aggredito, a seguito di una discussione per futili motivi, le due vittime – padre e figlio, panettieri di Giardini Naxos – percuotendoli ripetutamente con estrema violenza, anche con l’uso di un bastone, e a seguito della brutale aggressione abbiano causato lesioni gravissime alle vittime.

Nella prime ore del 17 marzo i 4 giovani si erano recati presso il panificio e OUESLATI, all’interno del negozio, mentre attendeva di essere servito, stava confezionando uno spinello e per questo è stato ripreso dal più giovane dei titolari. Dopo questa prima conversazione all’interno dell’esercizio, la discussione è continuata anche all’esterno e OUESLATI reagiva violentemente e iniziava a colpire il giovane panettiere. Nei secondi seguenti anche i suoi complici lo raggiungevano e lo collaboravano nel selvaggio pestaggio della vittima ormai inerme in terra ed i quattro alternandosi colpivano anche il padre intervenuto in soccorso del figlio ormai in balia degli aggressori. Il pestaggio, al quale assistevano anche una cliente ed una dipendente della panetteria che a loro volta cercavano di intervenire per bloccare gli aggressori, si protraeva per quasi un minuto prima che i giovani si allontanassero.

I Carabinieri allertati pochi minuti dopo i fatti, avviavano immediatamente le indagini, dapprima con l’escussione delle vittime e dei testimoni e successivamente con l’acquisizione delle immagini del sistema di videosorveglianza della panetteria che aveva ripreso tutte le fasi dell’aggressione.

In pochi giorni le indagini hanno permesso di stringere il cerchio introno ai quattro responsabili che, grazie alla meticolosa ricostruzione della loro rete relazionale, sono stati ad uno ad uno identificati. I quattro oltre ad essere stati ripresi dalle telecamere sono stati riconosciuti da vittime e testimoni ed i gravi indizi di reità raccolti hanno fatto scattare per loro il provvedimento cautelare.
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Foto di repertorio CC

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