Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

UNIEURO: M5S, COSA SPINGE UNA MULTINAZIONALE IN CRESCITA A CHIUDERE 2 PUNTI VENDITA SU 3 IN SICILIA?

Lavoro: M5S, addio Unieuro alla Sicilia, Governo intervenga. Zafarana, Zito e De Luca, convocare tavolo di concertazione con vertici del gruppo e Musumeci

Palermo, 20 marzo 2018 – “Vogliamo capire cosa spinge una multinazionale, con fatturato in crescita e bilanci in attivo, come Unieuro a chiudere due punti vendita su tre in Sicilia per investire altrove. Chiediamo al Governo Musumeci di attivarsi per stoppare il processo di desertificazione industriale in atto nell’Isola e frenare l’emorragia di posti di lavoro, in una Regione fanalino di coda per tasso di occupazione in Italia a causa di politiche del lavoro scellerate e logiche di profitto mordi e fuggi”. Lo dicono la capogruppo del M5S all'Ars Valentina Zafarana, i deputati regionali del M5S Antonio De Luca e Stefano Zito al termine dell’audizione della commissione Lavoro dell’Ars, convocata con all’ordine del giorno la vertenza dei lavoratori Unieuro, alla quale hanno preso parte l’assessore regionale al Lavoro Mariella Ippolito e i sindacati.

Sono tre i punti vendita Unieuro in Sicilia; circa un centinaio i dipendenti tra diretti e indotto impiegati nella zona orientale dell’Isola. A Ragusa, Unieuro occupa 25 addetti, a Messina 21 e 28 a Siracusa. A rischio chiusura sono gli stores della città aretusea e di quella Stretto, già interessati dai contratti di solidarietà.

“Abbiamo chiesto – proseguono – di convocare un tavolo di concertazione con i vertici di Unieuro alla presenza del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, perché vogliamo chiarezza sulle dinamiche che hanno spinto una multinazionale leader nel settore del commercio elettronico a dire addio alla Sicilia”. “Il Governo - aggiunge Zito - ci dica come intende attrarre nuove investitori in Sicilia, se non riesce a trattenere quelle che operano nell'Isola". "Vogliamo capire le ragioni alla base della chiusura degli stores – conclude De Luca - perché sarebbe grave se fossero collegate a fattori di inquinamento ambientale”.





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