Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

SGARBI ULTIMO ATTO. GLI “STATI GENERALI DEI BENI CULTURALI” A GANGI

“S’intende lasciare alla Sicilia gli strumenti utili alla predisposizione di un atto di indirizzo della politica culturale perché la gestione del patrimonio artistico produca. Sicilia/ Ultimo atto dell’assessore Sgarbi: gli “Stati Generali dei beni culturali” a Gangi. “S’intende lasciare alla Sicilia gli strumenti utili alla predisposizione di un atto di indirizzo della politica culturale perché la gestione del patrimonio artistico produca concretamente benefici economici e occupazionali”

PALERMO, 06/04/2018 - Si è tenuta il 4 aprile nell’Ufficio di Gabinetto dell’assessore regionale dei beni culturali, Vittorio Sgarbi, la prima riunione operativa preliminare agli “Stati Generali dei Beni culturali” in programma nei prossimi mesi a Gangi (Palermo) “ovvero la seconda conferenza regionale, dopo quella del 1991 - sottolinea Sgarbi - con la quale s’intende avviare un processo di riforma del settore. Un progetto ampiamente partecipato (soprintendenze, poli museali, parchi archeologici, università, fondazioni, associazioni ambientaliste, ICOM, CESi, Carabinieri Tutela Patrimonio, ANCI, Distretti turistici, Federalberghi, etc.) in grado di dare una risposta alla complessità e molteplicità dei problemi strutturali del settore”.

Nella convinzione che le politiche culturali devono raccordarsi con gli orientamenti programmatici degli altri ambiti dell’amministrazione regionale, i delegati degli assessorati coinvolti (Infrastrutture, Territorio, Turismo, Istruzione , Attività produttive, Agricoltura ed Economia) si sono confrontati nella definizione dei contenuti della Conferenza con Silvia Mazza, storica dell’arte e giornalista, componente dell’Ufficio di Gabinetto dell’assessorato dei beni culturali, che ha materialmente redatto il progetto degli Stati Generali.

“È’ stata fissata per il 24 aprile - spiega Silvia Mazza - la prossima riunione in cui acquisire i singoli contributi e insediare il Comitato Direttivo degli “Stati Generali dei beni culturali”, le le cui date, per correttezza istituzionale, saranno lasciate alla discrezionalità del nuovo assessore”.
“Con gli Stati Generali dei beni culturali - conclude Sgarbi - s’intende lasciare alla Sicilia gli strumenti utili alla predisposizione di un atto di indirizzo della politica culturale perché la gestione del patrimonio artistico produca concretamente benefici economici e occupazionali”.

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