Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

ALLEVAMENTI SICILIANI. CORRAO (M5S EU): UN TAVOLO PERMANENTE PER IL COMPARTO

L’europarlamentare siciliano: “Da istituzioni, ostacoli assurdi, dal divieto di transumanza per gli animali, ai vaccini. Ora link tra regione e Bruxelles”

Palermo 19 maggio 2018 - “In Sicilia le istituzioni stanno rendendo la vita degli allevatori praticamente impossibile. Gli allevatori, con circa 17.000 aziende, rappresentano una straordinaria risorsa economica per la Sicilia e per la tutela dell'ambiente e del paesaggio, ma la loro voce è rimasta inascoltata e umiliata. Quindi in coordinamento con l'Associazione degli allevatori siciliani, abbiamo llanciato un tavolo permanente per raccontare i loro problemi e sopratutto per chiedere conto alle istituzioni di ciò che non è stato ancora fatto per tutelare una categoria preziosa per la Sicilia”. Ad annunciarlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao, che accogliendo le denunce degli allevatori siciliani, porterà le loro istanze anche ai tavoli europei di concerto con i componenti del gruppo Parlamentare M5S all’Ars. “Oltre al certamente impreciso bando del biologico - spiega Corrao - che ha chiuso i rubinetti dei finanziamenti portando le aziende sull'orlo del collasso per colpa di un sistema informatico inadeguato, e il taglio delle indennità compensative per le zone montane, le istituzioni stanno mettendo ancora a dura prova l'esistenza degli allevatori anche con altri ostacoli, alcuni dei quali assurdi.

Parlo per esempio delle norme che impongono il divieto di movimentazione degli animali che in alcuni casi specifici è vitale per proteggere il bestiame dalle intemperie, dalla fame e dal freddo, ma la cui violazione può comportare l'obbligo di sopprimere tutti gli animali a spese dell'allevatore. Praticamente l'imposizione del suicidio per gli allevatori. E poi ancora l'assenza di un vaccino contro la brucellosi, che comporta un business gigantesco di carne infetta, venduta a 70 centesimi al chilo dagli speculatori ai grandi gruppi dell'industria alimentare. Se ci fosse un vaccino, come nelle regioni spagnole, la brucellosi e la tubercolosi sarebbero già state debellate. Combattiamo, insieme ai deputati regionali, al fianco degli allevatori stremati da questa situazione. Porteremo in tutte le sedi, compresa la Commissione Europea - conclude Corrao - le loro istanze per arrivare tutelarli davvero”.

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