1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

LO SCALDINO, UN FOLLETTO A… LATO: UNA FILASTROCCA CHE SCALDA IL CUORE

«Filastrocche una alla volta» è il nome della collana di filastrocche pubblicata in ebook Amazon da Mimmo Mòllica: una alla volta, o quasi. Ognuno degli ebook di questa collana porta il titolo della filastrocca che intende presentare, assieme a poche frasi e qualche aforisma sull’argomento trattato. LO SCALDINO, UN FOLLETTO A… LATO è il titolo di questa divertente, ma anche profonda, composizione in versi che Mòllica ha dedicato a "un semplice scaldino, recipiente in metallo, in terracotta o in maiolica, dentro al quale un tempo si poneva brace incandescente o cenere calda, per scaldarsi."

30/05/2018 - «Lo scaldino, un folletto a… lato», filastrocche brevi ma non troppo di Mimmo Mòllica (Amazon). Più del calore che scalda i piedi e le mani nelle notti d’inverno, è il calore del cuore e dell’anima a rendere l’uomo felice, sereno, innamorato. Così uno scaldino può essere un dono simbolicamente unico per dichiarare il proprio amore per l’altro e farne sentire il calore: un semplice scaldino, recipiente in metallo, in terracotta o in maiolica, dentro al quale un tempo si poneva brace incandescente o cenere calda, per scaldarsi.
Ed essendo le donne le “regine” del focolare, ne deriva che fossero principalmente loro a farne uso. Ciò ha dato origine a miti e credenze sul potere del focolare e di uno scaldino nella procreazione, ovvero sulle cause che potevano avere reso gravida una donna: semplicemente uno scaldino acceso tenuto in grembo!

Pure un folletto alato, introducendosi nel corpo di una donna, avrebbe potuto ingravidarla, ma in questo caso la donna, secondo la credenza. Così, giocando con le parole, ho voluto intitolare questo mio lavoro «Lo scaldino, un folletto a… lato»: perché a lato, al nostro fianco è il suo posto. Uno scaldino messaggero d’amore e di sentimento.
Le filastrocche siamo noi. Nelle filastrocche ci siamo noi, la famiglia, le situazioni familiari e sociali, i personaggi e le immagini della fantasia, delle fiabe e delle leggende.

"Scrivete pure dei versi: presto ci sarà un’amnistia"
Maria Luisa Spaziani


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