1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

AMMINISTRATIVE: M5S SICILIA, SCHIZOFRENICHE MODIFICHE SU OPERAZIONI VOTO

Palermo, 1 Giugno 2018 - “L’ipotesi di una sospensione delle operazioni di scrutinio alle 3 del mattino di lunedì 11 giugno, disposta e autorizzata con un provvedimento emanato oggi dall’assessorato regionale alle Autonomie locali, mette a rischio il corretto svolgimento delle operazioni nei seggi. Si presta a creare solo caos, ne chiediamo la revoca”. Così il gruppo parlamentare dei Cinquestelle all’Ars, che bolla come ‘schizofrenica’ la modifica dell’atto indirizzo sulle operazioni preliminari e successive al voto per le amministrative del 10 giugno prossimo, disposta dall’assessorato regionale alle Autonomie locali.

In Sicilia sono 139 comuni al voto, ma il provvedimento della Regione trova applicazione solo per le città metropolitane di Catania e Messina, dove oltre a sindaco e consigli comunali, i cittadini saranno chiamati ad eleggere i propri rappresentanti nelle circoscrizioni.

“Dettare regole diverse per le operazioni di scrutinio nei comuni dell’Isola - dicono i parlamentari - è funzionale solo a innescare confusione: da un lato si autorizzano i presidenti di seggio a fermare le operazioni in piena notte per riprenderle alle 9 del mattino, dall’altro si impone loro di ‘provvedere alla custodia della sala assicurandosi che non entri nessuno’. È una cosa folle, che non agevola né gli scrutatori né i presidenti di seggio”. “Il Governo pensi a farsi promotore di iniziative che assicurino un voto libero - concludono i parlamentari del M5S - non a emanare atti pasticciati e confusionari”.

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