Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

POLITICA ENERGETICA: "NOMINE AZIENDE PARTECIPATE, SPAVENTATI DALLE PAROLE DEL MINISTRO COSTA"

A seguito della fiducia del Parlamento italiano al nuovo Governo Conte ci auguriamo che l’esecutivo porti in agenda una priorità sulle politiche energetiche italiane e un’attenta valutazione in merito al rinnovo dei vertici delle Aziende partecipate da Cassa Depositi e Prestiti, fondamentali per l’indotto energetico italiano.

Roma, 7 giugno 2018 –Il Presidente di FederPetroli Italia – Michele Marsiglia, nel rivolgere un augurio al nuovo Esecutivo, porta all’attenzione la difficile situazione in cui verte la Politica energetica italiana ancora in fase di continuo stallo anche dopo la erronea Strategia Energetica Nazionale licenziata lo scorso anno.
Le parole del Presidente Marsiglia: “Non è un mistero che nonostante possiamo ormai abbandonare la parola crisi, in Italia l’indotto energetico fatica ancora ad ottenere permessi ed a focalizzarsi su progetti strategici. Il Paese da anni ha perso competitività sullo scenario internazionale. Abbiamo bisogno di un interlocutore Istituzionale che capisca la nostra industria e focalizzi l’attenzione sul perché in Italia la Bolletta Energetica è così alta.

Il Ministero dello Sviluppo Economico sarà il nostro interlocutore più diretto e confidiamo sulle parole del Ministro Di Maio in merito alla vicinanza alle aziende italiane, chiedendo di accogliere una nostra manifestazione per ascoltare le criticità di indotto in cui vertono le aziende energetiche del Paese”.
Marsiglia è critico sulle parole del Ministro dell’Ambiente Costa: “Definire il Tap un’opera inutile ci lascia senza parole. Spero che il Ministro possa rivedere le sue posizioni di giudizio in merito a questo Progetto di rilevanza internazionale e strategica anche in virtù delle partnership già consolidate con importanti Paesi esteri”.

All’esame del Governo ci sarà il capitolo sulle nuove nomine nelle aziende Partecipate. “Confidiamo che al posto giusto, vadano persone giuste e competenti. In passato qualche leggerezza è stata commessa” conclude Marsiglia.

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