Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

SALVA PRECARI, UN ATTO CHE RESTITUISCE DIGNITÀ A MIGLIAIA DI LAVORATORI SICILIANI

07/07/2018 - Sono soddisfatta e contenta che il CdM abbia ritirato l’impugnativa. Lo dico da privato cittadino prima che da rappresentante del Governo, perché la norma Salva Precari è un atto che restituisce dignità a migliaia di lavoratori siciliani. Tengo a precisare, tuttavia, che se la norma è ancora in piedi è solo merito di questo assessorato e di questo Governo. E' insopportabile oltre che falsa la ricostruzione di alcuni organi di stampa: nessuno del M5S siciliano ha messo la buona parola in Consiglio dei Ministri. Sarebbe solo un infantile tentativo di mettere il cappello sul lavoro altrui: quello dell'Assessorato agli Enti Locali.

Una volta compreso il rischio di vedere impugnata la norma dal CdM, ho voluto personalmente seguire i lavori dell'ufficio legislativo della Funzione Pubblica e sono volata a Roma per difendere di persona questa norma . Ho ottenuto, con grande impegno e fatica e dopo aver dimostrato la bontà della norma, il ritiro dell'impugnativa. Chiunque oggi racconti che i precari siciliani sono salvi grazie ad una telefonatina tra amici di partito non soltanto distorce la realtà, ma soprattutto mortifica il lavoro di decine di funzionari che si sono impegnati con professionalità per garantire a migliaia di famiglie serenità e diritto al lavoro.

E' altresì umiliante, degradante e pericoloso far passare il messaggio che il parere di un compare di partito possa valere agli occhi di un'Istituzione più dell'oggettiva forza e solidità della norma stessa.

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