Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

AGGRESSIONE AL PRONTO SOCCORSO A PALERMO. PERFORATO TIMPANO A MEDICO, QUALI INIZIATIVE SALVINI INTENDE ADOTTARE?

Palermo. Perforato timpano a medico. Fsi-Usae: “Quali iniziative il Ministro Salvini intende adottare per tutelare la vita di medici e infermieri?"

Palermo, 15 settembre 2018 - Un’ altra violenta aggressione al pronto soccorso del Policlinico di Palermo, il primario dell’endoscopia, martedì, è stato aggredito e massacrato da un paziente che con un pugno gli ha provocato la perforazione del timpano.

“La Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti costituente della Confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, esprime solidarietà al medico aggredito e agli operatori sanitari vittime di questi gravissimi episodi di violenza – dichiara Maurizio Cirignotta, componente della segretaria regionale della Fsi-Usae - ci si trova dinnanzi ad una progressione di violenze e condotte criminose difficilmente arrestabili in forma autonoma e risulta non oltremodo tollerabile lo stallo dell'attuale situazione di pericolo, destinata solo ad aggravarsi, apparendo non più rinviabile la necessità di disporre ed adottare valide soluzioni volte ad assicurare la sicurezza di chi opera per la salute dei cittadini, la soluzione ideale andrebbe ricercata provvedendo ad istituire le postazioni di Polizia, come abbiamo detto più volte”.

Calogero Coniglio, Segretario Regionale della Fsi-Usae, punta il dito contro le istituzioni: “Inutili, sono risultati da sette anni i tentativi della Fsi-Usae di confronto, dialogo, coordinamento e di richieste di intervento indirizzate alle 9 procure siciliane, ai prefetti ed ai sindaci di Palermo e Catania, alla stampa, ai questori, ai presidenti della Regione Sicilia succedutisi, all'Assessorato regionale della salute, Ministri, prive di concreto effetto, altresì, le interrogazioni parlamentari a risposta scritta indirizzate ai precedenti Ministri dell'Interno e della Salute”.

“La Fsi-Usae oggi chiede di sapere quali iniziative il Ministro dell’Interno Salvini, intende, con urgenza, adottare al fine di monitorare la situazione di emergenza nella quale da tempo giacciono le strutture ospedaliere siciliane, allo scopo di arrestare e scongiurare il fenomeno delle aggressioni in danno agli operatori sanitari siciliani e riportare, all'interno degli ospedali, serenità ai pazienti ed ai professionisti medici, infermieri, operatori sanitari che vi operano, nello specifico, conclude Coniglio - se intende attivarsi per la reintroduzione delle postazioni di polizia soprattutto all'interno dei pronto soccorso degli ospedali di I e II livello, che risultano da tempo privi di adeguata vigilanza”.


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