Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

BANDO PERIFERIE: GERMANA’ (FI), ENTI LOCALI DANNEGGIATI VALUTINO AZIONI LEGALI PER RISARCIMENTO DANNI

13 SET 2018 - “Con la questione di fiducia al Milleproroghe il governo ha deciso di affossare definitivamente il bando periferie. È bene ricordare che questa scelta del governo gialloverde determinerà la mancata erogazione di risorse pari a un miliardo e seicento milioni, già assegnate a 96 Enti territoriali tra Comuni e Città metropolitane e per cui le Amministrazioni coinvolte hanno già chiesto anticipazioni, sostenuto spese per la progettazione e avviato iter procedurali. La Regione siciliana dovrà affrontare un danno economico di circa 400 milioni di euro che colpirà gli otto Comuni capoluogo, le tre aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina e i moltissimi altri Comuni coinvolti nei progetti, per cui sono già stati sottoscritti impegni, che aggraverebbero ulteriormente l’emergenza sociale in zone che sono già ad alto rischio. Rivolgo l’invito ai sindaci che rappresentano i Comuni danneggiati di dare mandato ai legali dei propri enti per avviare tutte le possibili azioni legali, al fine di richiedere il risarcimento dei danni economici che ricadranno su aziende, lavoratori e istituzioni pubbliche a causa di questo decreto”.
Lo afferma, in una nota, Nino Germanà, deputato di Forza Italia.

"Sulla vicenda del "Bando periferie", appare del tutto incomprensibile la scelta del Presidente dell'ANCI di accettare quello che appare un inspiegabile e pericoloso rinvio da parte del Governo e della maggioranza.
Se davvero il Governo ha ammesso l'errore nell'aver sostenuto il blocco del bando, che comporta in tutta Italia il blocco di interventi per oltre un miliardo di Euro (solo nella Città e nella Città Metropolitana di Palermo sono oltre 200 milioni, ndr), non si capisce cosa impedisca in questa finestra legislativa di apportare le necessarie correzioni.

Il cosiddetto "Milleproroghe" dovrà comunque tornare al Senato e non c'è quindi migliore occasione di questa per riparare ad un errore.
Se fossero confermate le voci che circolano circa una "calendarizzazione" dei contributi oggi bloccati, non si può non chiedersi con quali criteri, priorità e con quali tempi saranno scelti i Comuni che accederanno ai fondi.
E' un dubbio che devono scigliere tanto il Governo quanto il Presidente dell'ANCI, perché quest'ultima non può apparire una stampella governativa, rinunciando al proprio ruolo di rappresentanza del sistema di tutte le autonomie locali."

Lo ha dichiarato Leoluca Orlando

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